Piccola e familiare ecco l’identikit delle aziende del Friuli Venezia Giulia che arriva dal censimento

Le anticipazioni dell’ufficio statistica della Regione. Quasi 8 aziende su 10 sono controllate da una persona fisica o una famiglia, nei prossimi due anni 10 aziende su 100 affronteranno il passaggio generazionale
E.d.g.

Una platea di micro e piccole imprese è lo “zoccolo duro” del tessuto imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia, con una schiacciante maggioranza delle imprese con almeno tre addetti controllata da una persona fisica o una famiglia (il 78%). Il dato arriva dai primi risultati della rilevazione multiscopo, parte del censimento permanente delle imprese, diffuso dall’ufficio di statistica della Regione. Un report ricco di curiosità, oltre che di numeri. Si scopre, ad esempio, che tra il 2016 e il 2022 un’impresa su dieci del Fvg ha affrontato almeno un passaggio generazionale, percentuale che nel caso delle medie e grandi imprese sale rispettivamente al 16,1 e al 22,5%. Da qui al 2025 altre 10 aziende su cento affronteranno lo stesso passaggio. E a chi va il timone dell’azienda? Per lo più (in circa due casi su tre) resta in famiglia.

Nel biennio 2021-22 poco più del 50 per cento delle imprese regionali ha acquisito nuove risorse umane. Le quote di assunzioni sono state più elevate nel settore delle costruzioni, dove il 68,4% delle imprese lo ha fatto; quota ancora più elevata per le utilities, le attività finanziarie e assicurative, le attività di intrattenimento e quelle sportive. Le percentuali più basse sono appannaggio di attività immobiliari, servizi di alloggio e ristorazione e altre attività di servizi.

Sulla tipologia contrattuale, il 55,9% ha acquisito risorse umane con un contratto a tempo indeterminato, e una percentuale analoga con il contratto a termine; solo 2 aziende su 10 hanno scelto il rapporto di collaborazione, e un modesto 6,8% ha optato per il contratto di somministrazione (tipologia più comune tra le grandi aziende). La dimensione determina anche le competenze maggiormente ricercate. Per le grandi viene indicato come fondamentale il saper lavorar in gruppo, l’essere in grado di risolvere problemi e situazioni critiche, la capacità di adattamento in nuovi contesti di lavoro.

A frenare assunzioni delle piccole e microimprese ci sono «oneri fiscali e contributivi troppo elevati e incertezza sulla sostenibilità futura» e, infine, c’è anche la motivazione più spesso citata, ovvero la difficoltà a trovare personale con le competenze richieste.

Le filiere sono un altro elemento distintivo delle imprese regionali: 4 su 10 dichiarano infatti di intrattenere relazioni produttive stabili, sia di tipo contrattuale che informale, con altre aziende. La prassi dell’accordo si afferma con il crescere della dimensione aziendale, ed è più comune nel manifatturiero, nelle costruzioni e nei servizi di trasporto e magazzinaggio. I rapporti di filiera inoltre coinvolgono oltre la metà delle imprese che hanno relazioni.

La dimensione condiziona anche la presenza sul mercato che, per le microimprese Fvg, è esclusivamente locale. Le grandi imprese invece guardano non solo al mercato delle altre regioni, ma anche all’estero. Una su 5 delle grandi imprese Fvg ha sede anche in altri Paesi del mondo. Ultimo capitolo del report riguarda le fonti di finanziamento: interne per il 77% del totale; il canale bancario è al secondo posto;l’equity solo per il 2,4%..e.d.g.

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