Pinot Grigio a un passo dalla super doc
Dopo due anni di trattative ha preso avvio ufficiale il percorso che porterà alla nascita del marchio Doc pinot grigio delle Venezie. Con la firma apposta oggi a Portogruaro, nella sede dell'Agenzia di sviluppo dell'area orientale del Veneto (Vegal), da parte dei rappresentanti delle associazioni del mondo agricolo, delle cantine sociali, degli imbottigliatori e dei consorzi di tutela vitivinicoli, alla presenza degli assessori all'agricoltura del Veneto Giuseppe Pan, del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli e del Trentino Michele Dallapiccola, si è costituita l'Associazione dei produttori vitivinicoli trentini, friulani e veneti che, con l'avvallo del ministero delle politiche agricole e forestali, metterà a punto il disciplinare di produzione e porterà a termine il percorso per il riconoscimento ministeriale del marchio Doc.
L'ambita fascetta di stato andrà a qualificare come "pinot grigio Doc delle Venezie" un potenziale produttivo di oltre 200 milioni di bottiglie l'anno, garantendo così riconoscibilità e tracciabilità ad una varietà che, seppure coltivata anche in altre parti del mondo, trova in Veneto, nel Friuli Venezia Giulia e in Trentino il principale bacino produttivo mondiale.
L'area vocata a pinot del Nordest, infatti, alimenta una produzione altamente pregiata tutelata con la denominazione di origine, sia da quelle tradizionali già conosciute dai consumatori, sia da quella di nuova istituzione «delle Venezie».
Siamo ad un passo dalla super Doc - commenta Coldiretti Veneto presente oggi con il presidente Martino Cerantola alla nascita ufficiale dell'ATS (associazione temporanea di scopo) che punta a riunire 20 mila ettari di vigneti di Pinot Grigio nella denominazione di origine controllata "Delle Venezie" e già conosciuta come la più estesa d'Italia". Del totale della superficie 20 mila ettari sono localizzati nel nord est e 10 mila concentrati solo in Veneto, per questo Coldiretti ha da subito creduto in questa operazione trovando l'appoggio delle istituzioni, in primis quello della Regione Veneto schieratasi a fianco dei produttori locali su tutta la linea.
"Si tratta di un vanto per la produzione enologica veneta che potrà annoverare tra le eccellenze un altro vino blasonato - continua Coldiretti - . L' operazione esalta il lavoro e la capacità professionale dei vitivinicoltori impegnati quotidianamente nella valorizzazione della qualità del vino italiano nel mondo e mette l’accento su un esempio di impegno politico condiviso".
Nominato quindi il comitato promotore a cui spetta seguire tutto l'iter amministrativo necessario. Il presidente dell’ATS è il produttore veronese Albino Armani; eletti alla vice presidenza il friulano Dario Ermacora e il trentino Alessandro Bertagnoli. Il comitato è composto da un referente per i produttori, vinificatori e imbottigliatori dei tre territori. Per il Veneto nell’ordine Giorgio Piazza, Corrado Giacomini e Albino Armani. Per il Friuli Venezia Giulia: Dario Ermacola, Pietro Rismontin, e Claudio Felluga. Per il Trentino Alto Adige: Alessandro Bertagnoli, Rigotti Luca e Luterotti Bruno.
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