Piovan, la plastica riciclata stella polare della strategia

Per il Gruppo di Santa Maria di Sala un quarto del business deriva dalle attività green

Nicola Brillo
Filippo Zuppichin, amministratore delegato di Piovan Group
Filippo Zuppichin, amministratore delegato di Piovan Group

La Piovan Group punta decisa sulla produzione di tecnologie per la plastica da materia prima riciclata o compostabile. «Attualmente la porzione delle nostre vendite destinate a creare plastica riciclata è intorno al 30%, siamo già arrivati alla quota decisa a livello europeo per il packaging al 2030», spiega Filippo Zuppichin, amministratore delegato di Piovan Group. «Noi siamo pronti ad aumentare la produzione – aggiunge –, ma serve una sensibilità ambientale: in Europa è alta, negli Usa sta nascendo ora, in Cina non c’è. La crescita del settore è comunque un trend irreversibile».

Il Gruppo Piovan, 531 milioni di fatturato lo scorso anno, è il principale operatore a livello mondiale nello sviluppo e nella produzione di sistemi di automazione dei processi produttivi per lo stoccaggio, trasporto e trattamento di polimeri, bioresine, plastica riciclata, liquidi alimentari, polveri alimentari e non. Negli ultimi anni il gruppo di Santa Maria di Sala è particolarmente attivo anche nello sviluppo e nella produzione di sistemi di automazione dei processi produttivi legati alle bio-economie ed economie circolari per il riciclo e riutilizzo della plastica, nella produzione di plastiche compostabili in maniera naturale nell’ambiente.

Il gruppo quotato alla Borsa di Milano realizza macchinari per operare con la plastica riciclata post-consumo e polimeri compostabili. Nel 2022 è stato investito quasi il 4% dei ricavi in Ricerca e Sviluppo, impiegando circa 297 risorse (+41% rispetto al 2021). L’azienda stima che nel 2022 il 25, 3% dei ricavi sia stato realizzato nei segmenti in cui è rilevante l’uso dei polimeri riciclati o compostabili (packaging, fibre, recycling e compound). Quota che è ulteriormente salita durante l’inizio del 2023.

Nicola Piovan, presidente del gruppo
Nicola Piovan, presidente del gruppo

Un percorso che arriva da lontano. Da 20 anni l’azienda veneziana è impegnata a studiare soluzioni. L’impegno del gruppo verso l’innovazione è dimostrato dai 279 brevetti, suddivisi in 121 famiglie brevettuali di cui 14 riguardano l’economia circolare, 3 dei quali registrati nel solo 2022. Inoltre, i prodotti hanno una vita media tra i 10 e i 15 anni e, una volta dismessi, possono essere scomposti in materiali riciclabili per oltre l’86%. Dal 2006 il gruppo ha realizzato più di 350 impianti nel mondo per il riciclo delle materie plastiche e migliaia di impianti che permettono di realizzare nuovi manufatti con plastica riciclata.

Attualmente l’azienda stima che circa il 28,7% delle automazioni vendute nel settore del packaging, fibra e riciclo siano utilizzate per l’uso di materiale riciclato. «Aiutiamo i clienti che vogliono realizzare manufatti da resine compostabili o riciclate: soluzioni che devono affrontare una serie di problematiche – aggiunge Zuppichin –. Ad esempio, si deve verificare che la materia prima riciclata non abbia contaminanti o particolari odori. Noi abbiamo tecnologie protette da brevetto che fanno controlli in soli 45 minuti. Abbiamo inoltre sviluppato sensori e software per valutare le qualità delle materie che arrivano in fabbrica, per valutare la qualità».

Piovan Group attraverso la controllata Pelletron Corp. ha ottenuto un importante ordine per l’automazione del più grande sito produttivo di biopolimeri in Thailandia, secondo al mondo dopo quello di Blair in Nebraska (Usa). Gli impianti saranno completamente personalizzati da tecnologia propria e all’avanguardia. Nello specifico Ingeo è un biopolimero carbon foootprint di acido polilattico ad alta prestazione, ottenuto da risorse rinnovabili (da un sottoprodotto dell’amido del mais) coltivate in modo etico e sostenibile e certificate dal Sistema Internazionale di Certificazione della Sostenibilità e del Carbonio (Iscc). «La strada è già tracciata verso questa sensibilità – conclude l’amministratore delegato Zuppichin – ma c’è un collo di bottiglia: non c’è abbastanza plastica riciclata, bisogna quindi aiutare i riciclatori. E stiamo studiando tecnologie su questo fronte per valutare la qualità del componente base. Dopo 20 anni di ricerche, brevetti e forti investimenti siamo diventati leader mondiali nelle tecnologie che utilizzano materia prima riciclata».

Alla produzione Piovan Group affianca la formazione. Continua l’attività nell’Academy interna, in questi giorni con il primo corso ai clienti per realizzare manufatti di qualità con plastica riciclata

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