Piovesana (Confindustria): «Chiuderemo il 2021 in positivo. Il momento è magico, tutti dobbiamo contribuire»
La vicepresidente nazionale di Confindustria ha partecipato all’evento Top 100 – la Forza delle donne a Ronchi dei Legionari dove a proposito delle donne nelle aziende ha aggiunto: «Essere madri è bellissimo, ma ci vogliono infrastrutture sociali per sostenere le famiglie».

RONCHI DEI LEGIONARI. «Stiamo vivendo un momento particolarissimo, magico, con chiare modifiche nella nostra società. Le risorse umane (uomini e donne) ne costituiscono l’asset fondamentale. Tutta la migliore società deve sentirsi coinvolta da questo cambiamento. Non abbiamo alternative: tutti noi dobbiamo dare il nostro contributo. Il valore dell’esempio non può venire trascurato. In ogni caso, sono fiduciosa per il futuro».
Parole accorate, quelle della vicepresidente di Confindustria nazionale, Maria Cristina Piovesana, che il 28 ottobre, nella sede di Elifriulia a Ronchi, intervistata dal direttore di Nordest Economia, Paolo Possamai, è stata invitata a trarre le conclusioni di “Top 100 – La forza delle donne”, che ha visto sul palco alcune imprenditrici di successo dialogare con la condirettrice de Il Piccolo, Roberta Giani.
Anche Piovesana - imprenditrice veneta che vive a Sacile, presidente e amministratrice delegata di Alfp Group, pochi giorni fa insignita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del titolo di Cavaliere del lavoro - non ha mancato di soffermarsi sul Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.
«Chiuderemo l’anno positivamente – ha affermato –. Occorre andare fieri di questa ripresa, di questo rimbalzo. E poi c’è innovazione, c’è creatività: altri Paesi ce lo riconoscono. Guardo positivamente anche al 2022, quindi».
Ecco, più nel dettaglio, il suo punto di vista sul Pnrr. «Riceveremo dei soldi, anche se a debito – ha proseguito, sempre tenace, sempre accorata, rispondendo alle sollecitazioni di Possamai –. Andranno restituiti, certamente. E poi ci saranno altri fondi europei. Potremo così realizzare quelle opere che per anni abbiamo tenuto nel cassetto. Ma non dimentichiamoci che non si tratta soltanto una sfida economica: siamo davanti a una vera e propria sfida culturale. Più ci rendiamo conto che serve un cambiamento, più lo possiamo immaginare come un nuovo piano Marshall. Ma serve una semplificazione».
Non tutto, in ogni caso, sarà semplice. «Ci sarà sicuramente una fase di turbolenza (per l’aumento e la carenza delle materie prime, ma anche per l’aumento del costo dell’energia) – ha detto ancora Piovesana, prima che Possamai portasse l’incontro verso la conclusione –. Ma, determinante sarà saper cogliere le opportunità che si presentano» .
In precedenza l’imprenditrice - eletta nel 2014 presidente di Unindustria Treviso, prima donna a ricoprire questo incarico tra le confederazioni del Veneto, gestendo la fusione con Confindustria Padova che ha portato alla nascita della nuova associazione Assindustria Venetocentro - sollecitata dal direttore di Nordest Economia, si era anche concentrata su qualche aspetto legato alla demografia.
«Fare bambini è bello. Essere madri, padri, è la più bella delle realizzazioni – aveva affermato, senza giri di parole –. Occorrono, tuttavia, infrastrutture sociali che consentano di affidare i figli a un sistema educativo. In genere, ci concentriamo sui nidi, ma occorre accompagnare bambini e ragazzi lungo tutto l’arco di elementari, medie, superiori». E, soprattutto, ancora un volta senza mezzi termini, senza giri di parole, «Ogni figlio deve essere figlio di un’intera comunità. In assenza di questa consapevolezza, di questa assunzione di responsabilità non ci può essere un futuro».
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