Popolari venete, Nouy: "La Bce ha già passato le informazioni all'Antitrust"
Dopo la presentazione della domanda di ricapitalizzazione precauzionale da parte della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca la Bce "ha già condiviso le informazioni con la Commissione europea, siamo al lavoro".
Lo ha indicato la presidente del Consiglio di Vigilanza Daniele Nouy rispondendo a una domanda sulle due banche italiane nel corso di una conferenza stampa a Francoforte per la presentazione del rapporto annuale della Vigilanza Bce.
E, sulla possibile fusione sui due istituti veneti ha aggiunto: “E’ la Commissione Europea che guida sul piano di ristrutturazione, ma potrebbe essere una soluzione”.
"La Vigilanza - ha quindi precisato - della Bce è fiduciosa" che, per la dismissione dei crediti deteriorati, "la velocità aumentera'' da parte delle banche dopo la pubblicazione da parte di Francoforte delle linee guida sulla gestione di queste poste" ha aggiunto Nouy nel corso di una conferenza stampa per illustrare il rapporto annuale della Vigilanza.
Nouy ha citato l'esempio di UniCredit per il piano di cessione dei deteriorati e di una banca spagnola. Riguardo al Monte dei Paschi, ha spiegato che "c'è stato un dialogo costante con Bruxelles e di attendersi sul piano di ricapitalizzazione precauzionale una decisione "presto".
La Vigilanza delle Bce "non è timorosa" nell'utilizzare "tutti gli strumenti di cui dispone" per realizzare il consolidamento del sistema bancario nell'Eurozona, ha infine precisato la presidente con un ennesimo invito: "C'è bisogno di un consolidamento del sistema bancario nell'eurozona" ha aggiunto.
Intanto, come già anticipato dalla capogruppo, il cda di Banca Intermobiliare ha confermato il progetto di uscita dal perimetro di Veneto Banca, attuale azionista di riferimento con circa l’80 per cento. "In ottemperanza a quanto comunicato dallo stesso cda della controllante lo scorso 10 febbraio, bisognerà vedere come sarà realizzata l’operazione" spiega il board.
Il Cda ha approvato anche in via definitiva i conti 2016, chiusosi con una perdita consolidata di 93,4 milioni, in aumento rispetto ai 90,8 milioni comunicati in via preliminare lo scorso 10 febbraio. La maggior perdita rilevata è imputabile all’incremento delle rettifiche su crediti per 2,9 milioni.
Martedì 28 marzo sarà l'ultimo giorno per firmare le offerte di transazione. Gli ultimi dati diffusi dalle banche davano adesioni al 66%.
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