Pordenone, export a gonfie vele grazie al mobile

Terzo trimestre positivo per le vendite estere del pordenonese con un +4,4% rispetto al 2014 e un +1,8% su base annua. La parte del leone la fa il mobile-arredo. Segni positivi anche per l’agricoltura e l’agroalimentare

PORDENONE.Terzo trimestre a gonfie vele per l’export pordenonese con un +4,4% rispetto al 2014 e un andamento su base annua a +1,8% sempre nel confronto tendenziale. La parte del leone la fa il mobile-arredo che ha superato i 511 milioni di euro (+8,2% rispetto ai primi tre trimestri del 2014). È, questo, il settore che rappresenta il 19,2% dell’export provinciale rispetto al 16,8% del 2013.

Anche su base regionale il mobile pordenonese s’impone aumentando il proprio peso che passa all’attuale 53,3% del totale rispetto al 49,4% di due anni fa.

La crescita è omogenea in tutti i paesi di destinazione, in particolare Regno Unito con un +20,5% (e che rappresenta il 24,5% del mercato estero e un valore di 125 milioni di euro), Germania +15% (con una quota al 17,7% e un valore di 90,6 milioni di euro), Francia +2,5% (quota al 13,8%). S’impongono anche gli Stati Uniti con +23,8% (19,9 milioni di euro) e i Paesi del Medio Oriente con in testa gli Emirati Arabi Uniti (+291,4% per un controvalore pari a 12 milioni di euro).


Buone le dinamiche registrate da Algeria e Tunisia con +57% e +102% per un controvalore complessivo di oltre 5 milioni di euro. Non sfugge il dato dell’Iran che, seppur ancora basso in volume – ci si attesta a poco meno di 300 mila euro – sta crescendo esponenzialmente in questi mesi dell’anno con un +190% rispetto al dato residuale del 2014 grazie anche alle diverse iniziative lanciate dalla Fiera di Pordenone assieme a Camera di Commercio.

Continua invece il crollo di Russia -37% e Cina -23% il cui valere delle esportazioni in un anno è sceso dai 34 ai 22 milioni. Fra gli altri settori, segni positivi anche per l’agricoltura e l’agroalimentare. L’esportazione di piante vive traina il settore agricolo con un +15,4% soprattutto in Spagna, Francia e Portogallo ma anche in Russia. L’agroalimentare è dominato dalla crescita dei prodotti da forno (+14,2% fra Regno Unito e Stati Uniti) e dalle bevande (+12,2% fra Regno Unito, Canada, Belgio, Svizzera, Francia e Repubblica Ceca).

"Sono indicatori che ci soddisfano – spiega Giovanni Pavan, presidente di Camera di Commercio di Pordenone - perché provengono da paesi o aree in cui negli ultimi anni sono state realizzate numerose iniziative sotto l’egida dell’azienda speciale ConCentro, volte a stimolare il commercio fra le imprese provinciali e gli operatori esteri. Ma anche una conferma per il programma di internazionalizzazione 2016 che toccherà molti dei Paesi che stanno registrando le performance".

Riproduzione riservata © il Nord Est