Pordenone la peggiore, Padova male, Venezia ad alto valore aggiunto: ecco la mappa dei valori catastali a Nordest in rapporto ai prezzi di mercato degli immobili
Studio del Sole-24 Ore e di Nomisma: Friuli penalizzato, bene Treviso e Vicenza
PORDENONE. Avere una casa a Pordenone è una beffa, almeno dal punto di vista fiscale. Il centro friulano, infatti, è in assoluto quello in Italia con il rapporto più sbilanciato tra il valore di mercato di un immobile e il suo valore catastale: in questo caso il rapporto è 0,71, che tradotto significa che una casa che vale di media circa 90 mila euro a Pordenone ha un imponibile Imu di 125 mila. Male anche Padova, a quota 0,82. Situazione opposta a Nordest per città ad alto valore aggiunto, se così lo si può definire, come Venezia, una delle poche in Italia in cui il rapporto tra valore di mercato e valore catastale di un immobile supera quota 2. Ma tra queste poche – con Milano, Pesaro e una manciata d’altre – ci sono anche Trento (2,31) e Bolzano (2,45), superate solo da Imperia (2,74).
A presentare i dati è uno studio pubblicato dal Sole-24 Ore. L’incrocio tra imponibile Imu e prezzi di mercato riserva più di una sorpresa, secondo il quotidiano economico, «ed evidenzia, oltre ai difetti del catasto, le fragilità dei mercati immobiliari locali e l’impatto della crisi da Covid-19 sui prezzi delle case».
Ecco gli altri valori riferiti alle città del Nordest, dove il dato inferiore a 1 indica che il valore catastale è superiore a quello di mercato: Gorizia 1,04, Verona 1,15, Udine 1,24, Trieste 1,24, Belluno 1,27, Rovigo 1,37, Treviso 1,57, Vicenza 1,48.
L'elaborazione del Sole-24 Ore, in collaborazione con Nomisma, confronta il valore catastale medio (abitazioni in categoria A/2 e A/3, il 79% del totale) e le quotazioni medie di fine 2020 (per un appartamento di 90 metri quadrati, tipologia usato civile). Sui 103 capoluoghi rilevati dalle statistiche catastali, ce ne sono dieci in cui il prezzo medio di mercato scende sotto l’importo figurativo fiscale. Non solo Pordenone, ma anche Alessandria, Taranto, Mantova e Viterbo. Nove capoluoghi, tra cui Venezia e Milano, hanno invece un rapporto superiore a due.
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