Porti, Roma decide e blinda il bis di D’Agostino a Trieste. E Sommariva è a un passo da La Spezia

Chiesto il parere sulla conferma alla Regione Fvg, che dirà sì. Il segretario è in partenza: scatta il toto-nomi per la successione
Da destra, Zeno D'Agostino con Mario Sommariva
Da destra, Zeno D'Agostino con Mario Sommariva

TRIESTE Il ministero dei Trasporti ha deciso. Zeno D’Agostino sarà rinnovato nel ruolo di presidente dell’Autorità portuale del Mare Adriatico orientale. Ieri la ministra Paola De Micheli ha chiesto alla Regione di esprimere il suo parere e il governatore Massimiliano Fedriga condivide in toto. E mentre D’Agostino si avvia a un nuovo quadriennio a Trieste, la coppia con Mario Sommariva pare vicinissima a dividersi, perché l’attuale segretario generale è in prima fila per la designazione a presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure orientale, con sede a La Spezia. Le decisioni del Mit non sono ancora ufficiali, perché il governo attende di completare gli incastri nelle tredici Autorità portuali (su sedici) con i vertici in scadenza.

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La redazione
Zeno D'Agostino

Per D’Agostino scattano dunque i 45 giorni di proroga, automaticamente previsti per tutti gli enti della pubblica amministrazione, quando le procedure di nomina sono ancora in svolgimento. Il ministero ha un mese e mezzo per formalizzare la sua decisione su Trieste e lo farà non appena avrà definito l’intero quadro dei presidenti. Su D’Agostino non ci saranno comunque colpi di scena.

Dal ministero è arrivata la richiesta alla giunta regionale di dare l’intesa (il parere previsto dalle norme è solo consultivo) sulla decisione e Fedriga preannuncia che tutto andrà come previsto: «Daremo l’intesa al ministro, dando continuità al lavoro svolto in questi anni con D’Agostino. Con il presidente dell’Autorità portuale abbiamo lavorato in piena sintonia, come dimostrano le operazioni di governance messe in campo per il porto di Monfalcone».

Per completate l’iter servirà il parere parlamentare, espresso dalle Commissioni competenti delle due Camere. E se D’Agostino resta, un po’ a sorpresa potrebbe essere Sommariva a lasciare Trieste. Il segretario generale ha infatti risposto a sua volta alla chiamata del ministero, partecipando alla procedura di selezione per i tredici presidenti. Tutti gli uscenti erano al primo mandato, indicati dopo il varo della riforma Delrio sui porti. Scontato il rinnovo per quasi tutti, ma il curriculum di Sommariva e il lavoro svolto a Trieste hanno attirato l’attenzione del Mit, alle prese con la necessità di sostituire l’uscente Carla Roncallo a La Spezia, appena passata nel cda dell’Autorità di regolazione dei trasporti e sostituita dal commissario Francesco Di Sarcina.

Nulla è ancora certo e non lo sarà ancora per qualche giorno, ma Sommariva è al momento dato in pole per La Spezia. Il segretario generale dell’Autorità portuale vorrebbe chiudere la carriera con un ruolo di vertice e si è offerto per la presidenza di un porto tirrenico. Alla fine la designazione potrebbe avvenire nello scalo ligure, data la difficoltà a spuntarla a Genova, Livorno, Civitavecchia e Napoli. Il manager è già stato segretario generale a Bari e ha inoltre guidato in prima persona il Porto di Trieste per un mese, quando la momentanea decadenza di D’Agostino decisa dall’Anac a giugno ne rese necessaria la nomina a commissario per garantire continuità di gestione.

Quel mese fu caldo non solo per la rivolta cittadina a favore di D’Agostino, ma anche perché Sommariva si trovò a firmare l’Accordo di programma per la riconversione della Ferriera e a seguire da vicino l’acquisto dell’ex Aquila da parte del governo ungherese. In questi frangenti il vento può cambiare nel giro di poche ore, ma le probabilità di Sommariva sono alte e per D’Agostino si apre la difficile scelta del successore, la cui nomina fiduciaria spetta al presidente dell’Ap dopo confronto con il Comitato di gestione. L’ipotesi di un cambio del numero due ha già acceso una ridda di voci, che sembrano però tutte destituite di fondamento. Dalla giunta Fedriga arrivano ad esempio forti smentite sull’ipotesi che la Regione possa tentare – come si mormora sulle banchine – di spingere sui nomi delle leghiste Anna Cisint e Federica Seganti, rispettivamente sindaca di Monfalcone e presidente di Friulia.

Entrambe rivestono incarichi non compatibili e hanno altre ambizioni, con Cisint che fa sapere di voler rimanere «sindaco almeno fino a maggio 2022». La legge prevede inoltre che il prescelto abbia, oltre alla laurea, anche un’esperienza reale nella gestione dei porti.

Requisiti che non mancano invece a due risorse interne all’Autorità portuale come Antonio Gurrieri e Vittorio Torbianelli, ma anche questi nomi incontrano le smentite dei ben informati. D’Agostino attenderà la nomina di Sommariva e poi si attiverà per cercare l’eventuale nuovo braccio destro. Lo fece anche nel 2015, resistendo alle pressioni esercitate su nomi graditi alla politica e agli operatori portuali. —

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