Porto di Trieste, la Piattaforma logistica diventa realtà
Oggi, mercoledì 30 settembre, la cerimonia per la chiusura dei lavori alla presenza dei vertici del Porto di Amburgo, nuovo socio di maggioranza di Plt
Piattaforma logistica, un momento della cerimonia di fine lavori (Lasorte)
TRIESTE L’acquisizione della maggioranza della Piattaforma logistica da parte del Porto di Amburgo è stata ufficializzata ieri dall’Autorità portuale di Trieste. Come anticipato dal Piccolo, la società tedesca Hhla assumerà il controllo di Plt grazie a un aumento di capitale esclusivo. Le firme sono state apposte e oggi, mercoledì 30 settembre, alle 10 si terrà in Piattaforma la cerimonia per la chiusura dei lavori, alla presenza dei vertici di Hhla e del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
Secondo l’Autorità portuale, tra riconversione e realizzazione della prima parte del Molo VIII, l’accordo produrrà una prima tranche di investimenti per mezzo miliardo di euro e «rappresenterà uno degli sbocchi di lavoro più importanti per il Friuli Venezia Giulia, dando lavoro a circa 500 addetti». Il comunicato diramato in mattinata dall’Authority, conferma che l’«operatore terminalistico del Porto di Amburgo Hamburger Hafen und Logistik Ag ha siglato un accordo con i soci Icop, Francesco Parisi e Interporto Bologna». Hhla diventerà azionista di riferimento della Piattaforma, grazie a un aumento di capitale esclusivo previsto entro fine anno.
Alla cerimonia di oggi presenzierà il ceo di Hhla Angela Titzrath. La numero uno rappresenterà così lo sbarco a Trieste del porto sul fiume Elba: primo della Germania e terzo in Europa, dopo Rotterdam e Anversa. Si tratta inoltre del primo scalo ferroviario europeo, capace di dare lavoro a 6.300 dipendenti, movimentare 7,3 milioni di Teu ed esprimere un fatturato da 1,3 miliardi. Hhla ha in corso investimenti in quattro terminal del porto di Amburgo, un terminal a Odessa in Ucraina e uno a Tallinn in Estonia. La società tedesca è quotata in borsa: la città di Amburgo ne detiene il 68,4%, mentre il restante 31,6% è flottante.
Piattaforma logistica, un momento della cerimonia di fine lavori (Lasorte)
All’Autorità portuale spetta ora il compito di verificare l’attuazione dell’accordo. Il presidente Zeno D’Agostino parla di «traguardo atteso da decenni, in cui nord e sud Europa fanno sintesi in un’alleanza che unisce Italia e Germania. Evidentemente Trieste ha nel destino le sue radici storiche e con questo investimento ritrova appieno il bacino naturale di sbocco, che già in passato ha fatto grande il porto franco». I capitali cinesi si allontanano, ma per D’Agostino «la più compiuta attuazione della Via della seta non si esaurisce nella Belt And Road Initiative di impronta cinese. Mancava finora una visione forte da parte europea, capace di integrare e bilanciare punto di vista e interessi provenienti dall’Asia. Il contributo strategico che viene oggi da Trieste».
Uno scorcio della Piattaforma logistica (Foto Lasorte)
Gli imprenditori locali sono raggianti. Per Vittorio Petrucco, presidente di Icop, «l’accordo rappresenta il traguardo di un lungo processo di selezione del migliore partner strategico per lo sviluppo della Piattaforma e dell’intero bacino portuale. È una partnership europea che potrà dare alla nostra città un’ulteriore occasione di sviluppo». Francesco Parisi si dice a sua volta «particolarmente soddisfatto dell’ingresso di un soggetto europeo di statura internazionale. Abbiamo condiviso con Hhla strategie, fondate sulla visione elaborata a Trieste negli ultimi anni per uno sviluppo sostenibile. Non è un caso che Amburgo e Trieste siano i porti con maggiore quota di traffico ferroviario. Questo è anche un obiettivo fortemente voluto dall’Ue».
E c’è già chi spera che la capacità di sviluppo che Hhla dimostra nel campo immobiliare (suo il controllo dello storico mercato del pesce di Amburgo) possa dare risposte anche sul Porto vecchio. L’associazione Italia nostra «plaude all'ingresso di Amburgo e auspica di continuare in questo senso anche per la riqualificazione del Porto vecchio». —
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