Portuali, sì allo sciopero a Venezia: corteo acqueo con gondolieri e camionisti

L'indotto della città messo in ginocchio dal crollo delle commesse commerciali e dal blocco della croceristica
Assemblea Sindacale Lavoratori portuali Mestre, 30/09/2020 Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile
Assemblea Sindacale Lavoratori portuali Mestre, 30/09/2020 Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile

VENEZIA. L’assemblea dei lavoratori portuali tenutasi ieri mattina all’assemblea convocata dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, ha confermato lo sciopero generale di 24 ore programmato pr il 7 ottobre. I segretari dei tre sindacati avevano chiesto l’autorizzazione a tenere, nel giorno dello sciopero, due distinte ma concomitanti manifestazioni nei porti di Venezia e Chioggia. Ma l’emergenza sanitaria per la pandemia non è finita e la Questura ha fatto presente ai sindacati che non sono opportuni e possibili assembramenti di persone.

Così è stato deciso di organizzare un comizio in piazzale Santa Lucia, con un numero limitato di lavoratori con mascherine e distane di sicurezza. Per l’occasione hanno annunciato la loro partecipazione anche rappresentanti dei portabagagli, degli autotrasportatori e perfino di gondolieri e motoscafi.

«Si devono trovare soluzioni entro breve tempo a problemi aperti da molti anni e da molti governi per risolvere definitivamente i problemi di accessibilità al porto ed è importante che l’intera Città sia a fianco del lavoro del porto e più complessivamente del lavoro» hanno ribadito durante l’assemblea i rappresentanti sindacali.

«La portualità e i l suo vasto indotto sono una parte importante del lavoro dei Veneziani e dai Veneziani chiediamo sia sostenuta. Si spera di ripartire il prima possibile, entro qualche mese, ma nel frattempo le commesse commerciali non riprendono anzi, e i problemi di accessibilità nautica dei porti non si sono ancora risolti. Centinaia di lavoratori in cassa integrazione da marzo scorso, alcuni come i lavoratori del settore crocieristico a zero ore, e pesanti ricadute sul salario e sulle famiglie».

La situazione rischia di precipitare e i lavoratori ieri hanno ribadito che lotteranno per «difendere l’occupazione ed il futuro del lavoro, assieme ai cittadini e a tutte le forze Istituzionali e politiche che vogliono difendere la portualità e tutto ciò che ha rappresentati e rappresenta per la nostra città e l’intero Veneto». Entro qualche mese, secondo i sindacati «la situazione rischia di precipitare e per difendere l’occupazione ed il futuro del lavoro nei porti della laguna vogliono il sostegno di tutte le forze Istituzionali e politiche che lo difendono il lavoro».

Le segreteria di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti veneziane sono così preoccupate da aver chiesto e ottenuto hanno chiesto e ottenuto un incontro con il prefetto, Vittorio Zappalorto, in cui faranno presente anche una soluzione autorevole ed immediata» della crisi creatasi con il commissariamento dell’ente portuale.

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