Restauratori, dopo tre anni finalmente pubblicati gli elenchi
VENEZIA – Dopo più di 3 anni dalla pubblicazione del bando, il 28 dicembre 2018 il Mibac con i decreti 183 e 192, ha finalmente comunicato nella sezione del sito dedicata alla Direzione Generale Educazione e Ricerca, gli elenchi dei nominativi abilitati all’esercizio della professione di “Restauratore di beni culturali” ex art. 182 ed ex art. 29 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).
“La conclusione dell’istruttoria è sicuramente una notizia positiva per le nostre imprese artigiane (oltre 700 in Veneto ed in crescita +0,4%), che dopo tanti anni di attesa, incertezze giuridiche e ricorsi legali, possono finalmente proporsi nel mercato con la qualifica riconosciuta ai sensi della legge, sostiene il Presidente dei Restauratori Veneti Alberto Finozzi che chiosa: “grazie all’azione di tutela sindacale condotta da Confartigianato, ed in particolare il servizio di assistenza tecnica alla presentazione delle domande nonché quello recente di supporto legale, attivate da Confartigianato Vicenza, tutte le pratiche da noi presentate al Mibac sono risultate idonee comprese le posizioni dei candidati che hanno inviato controdeduzioni a seguito del ricevimento del preavviso di rigetto. Un grande risultato ottenuto con competenza di quanti si sono prodigati in questo impegno a favore delle nostre imprese”.
Si apre una nuova fase anche per i beni culturali che possono contare su migliaia di professionisti riconosciuti a salvaguardia, tutela e conservazione del preziosissimo patrimonio del nostro Paese. Nell’ambito del restauro dei beni culturali, “da questo giorno nulla sarà più come prima continua il Presidente Finozzi; nella fase di scelta dell’operatore economico nelle gare d’appalto pubbliche si dovranno individuare gli operatori economici riconosciuti dalla normativa in vigore e quindi si dovrà attingere dai restauratori inseriti nell’elenco pubblicato dal Mibac. Qualche problema però sembra persistere sul riconoscimento dei settori di competenza, quindi si invitano i restauratori che hanno ottenuto la qualifica a verificare attentamente nell’elenco la piena corrispondenza tra i settori professionali di competenza richiesti in sede di istanza e quelli effettivamente riconosciuti dal Mibac. Gli uffici territoriali delle Associazioni sono a disposizione per eventuali chiarimenti.”
Si tratta complessivamente di oltre 6 mila persone abilitate tramite percorso professionale oppure attraverso i percorsi formativi. Ai qualificati poi vengono riconosciute le specializzazioni sulla base dei 12 settori professionali di competenza previsti dal D.Lgs. 42/2004.
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