Rete elettrica, Terna investe 77 milioni in Alto Adige

L’investimento rientra nel nuovo Piano Industriale dell’azienda e durerà per cinque anni. Previsti interventi di miglioramento della rete e un collegamento tra l’Italia e l’Austria

BOLZANO. Agire oggi per beneficiarne domani. È con questa idea che Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, ha presentato il nuovo Piano Industriale 2021-2025, che mira in primis a confermare il ruolo centrale del provider quale regista del sistema energetico italiano nel processo di transizione energetica, chiave di volta per raggiungere gli obiettivi del Green New Deal europeo e la riduzione del 55% delle emissioni nel 2030.

Una missione lungimirante rafforzata adesso con ulteriori 8,9 miliardi messi sul piatto e che saranno investiti in tutta Italia. Una cifra monstre che contribuirà anche alla ripresa economica del settore, mantenendo però, come spiegato da Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato di Terna, uno sguardo al contesto mediterraneo di cui l’Italia è il naturale hub energetico.

Terna punterà molto anche sulla digitalizzazione e sull’innovazione. Ben 900 milioni di euro, che rientrano nel budget stanziato dal Piano, saranno indirizzati verso il miglioramento delle attività di controllo da remoto delle stazioni elettriche e delle principali infrastrutture, attraverso l’installazione di sistemi di sensoristica, monitoraggio e diagnostica, anche di tipo predittivo, a beneficio della sicurezza della rete e del territorio. L’innovazione e le nuove tecnologie consentiranno inoltre di generare valore per tutto il sistema e il mercato.

E anche l’Alto-Adige sarà terra d’investimenti. Qui Terna, grazie al costante lavoro di oltre 60 dipendenti impegnati quotidianamente nella manutenzione e sviluppo della rete, gestisce 2.200 km di linee elettriche e 54 stazioni.

Numeri importanti che vanno ad aggiungersi a quelli del principale piano di sviluppo di Terna in Alto Adige che prevede investimenti complessivi per oltre 400 milioni nei prossimi 10 anni per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete elettrica rendendola più sicura ed efficiente, consentendo un maggiore sfruttamento dell’energia ricavata da fonti rinnovabili, di cui il territorio è molto ricco.

È così quindi che il gestore ha deciso di investire, per i prossimi cinque anni, oltre 200 milioni di euro totali in tutta la regione: 70 milioni saranno destinati al Trentino, 77 milioni all’Alto Adige e altri 90 milioni saranno stanziati per limitare i rischi dovuti alla formazione di ghiaccio e neve sulla rete elettrica ed aumentarne la resilienza.

“Gli investimenti che abbiamo deciso di mettere in campo vanno a beneficio di tutti gli italiani e rappresentano un volano importante per la ripresa economica – prosegue Donnarumma -. Il nostro pensiero si rivolge al futuro e alle generazioni che verranno, alla quale vogliamo consegnare un sistema elettrico sempre più affidabile, efficiente e decarbonizzato. E l’Italia, da questo punto di vista, offre delle opportunità importanti”.

Gli interventi sul territorio altoatesino

Cinque anni e oltre 200 milioni da poter spendere in Trentino Alto-Adige per opere di miglioramento ed efficientamento energetico. La maggior parte degli interventi previsti secondo il piano d’azione di Terna si centreranno però in Alto Adige. I primi lavori si svolgeranno sulla linea Laion-Corvara. Qua verrà aumentata la resilienza e l’efficienza della rete. Ci si sposterà poi lungo l’asse Brennero-Steinach dove verrà costruita la nuova stazione elettrica 132/110 kV.

Con un investimento di 85 milioni di euro poi, Terna ha dato vita al cantiere per la realizzazione di una linea elettrica che collegherà la stazione Glorenza con quella austriaca di Nauders, passando per Passo Resia, attraverso un cavo di 28 km che sarà completamente interrato e quindi con ridotto impatto paesaggistico. Secondo il piano d’azione quest’ultimo intervento dovrebbe durare circa due anni.

Terna, investimenti nel Nordest

Ma Terna non si fermerà assolutamente all’Alto-Adige. Il player energetico ha previsto investimenti massicci in tutto il Nordest. Il Veneto beneficerà di oltre 370 milioni di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale in funzione della transizione energetica in corso nella quale l’azienda ha un ruolo fondamentale. In Emilia-Romagna Terna investirà invece circa 240 milioni di euro. Infine, in Trentino, saranno investiti 70 milioni di euro, e verrà attuato il riassetto di Trento Sud, che consentirà di aumentare la magliatura della rete elettrica a 132 kV e l’efficienza del servizio di trasmissione.

 


 

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