Ricapitalizzazione Carraro: nessun obbligo di Opa

C'è la risposta di Consob: nessun obbligo di Opa per il Gruppo Carraro sull'impegno di sottoscrizione assunto da Arduini per la ricapitalizzazione. Non sarà superata infatti la soglia del 29,9%

Per Consob non sussite obbligo di Opa sulle azioni Carraro Spa con riguardo all'impegno di sottoscrizione assunto da Julia Dora Arduini. E' quanto chiarisce la commissione in una nota in merito all'aumento di capitale del Gruppo padovano approvato dal Cda e già sottoscritto nella prima tranche.

Carraro, ok dei soci all'aumento di capitale
La redazione

L'operazione, spiega Consob, è finalizzata alla ripatrimonializzazione della Carraro ed è articolata in due fasi: la prima con la cessione da Finaid Finanziaria controllata da Mario Carraro alla signora Arduini della quota del 19% dei diritti di voto per un prezzo di 14 milioni di euro (1,66 ad azione) con la contestuale sottoscrizione di un patto parasociale (Finaid-Arduini) con disposizioni relative alla governance e limiti al trasferimento delle azioni sindacate.

La seconda fase è invece l'aumento di capitale in opzione per 34 milioni di euro, minimo. In questo ambito è prevista l'emissione di diverse categorie di azioni: ordinarie e anche di categoria b, ovvero senza diritto di voto ma convertibili. L'accordo di investimento prevede tra l'altro che l'aumento di capitale possa arrivare fino a 54 milioni massimo di valore, impegna Arduini a sottoscrivere azioni rivenienti dall'aumento per 20 milioni, e Finaid a sottoscrivere le stesse azioni per 14 milioni. Che è la stessa somma versata dalla Arduini per la cessione.

Quindi, l'Arduini secondo gli impegni assunti sottoscriverà azioni in misura non superiore al 29,9%, spiega Consob. Anche le azioni B, non eccedenti la soglia, non comporteranno obbligo di Opa totalitaria,.

 

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