Riparte da Lignano il tour sulle spiagge di Jovanotti: un “affare” da oltre 17 milioni di indotto
Ri-party-amo, il nuovo tour di Lorenzo Cherubini, prenderà il via il 2 e 3 luglio 2022 dalla località balneare friulana che si conferma così “incubatore” di grandi eventi

LIGNANO. Due giorni di musica, ma anche due giorni (auspicabilmente più) di grandi affari per albergatori, ristoratori e commercianti che guardano al ritorno di Jovanotti a Lignano Sabbiadoro con il tour Ri-party-amo, il 2 e 3 luglio 2022, come a un’importante boccata d’ossigeno. Ancor più in questi tempi di pandemia, che alla località balneare friulana, come in generale a tutti i luoghi che vivono di turismo, hanno lasciato il segno.
Sia dunque benvenuto Jovanotti. Anzi, bentornato. Sì, perché nel 2019, con le due date del Jova Beach party a Lignano Sabbiadoro, in spiaggia, erano arrivate a poco meno di 80mila persone. Altrettante, se non più, se ne attendono ora per le due date di luglio 2022, che del Jovanotti Beach Party replicano la formula. Sono persone che oggi comprano il biglietto, ma che in prospettiva promettono di “consumare”, alimentando un’economia turistica reduce da un periodo di grande complessità.
Ad auspicarlo è stato lo stesso Jovanotti durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo tour: «Spero con il nostro Jova Beach Party di portare allegria alla città e anche lavoro e buone cose per l’economia locale» ha detto Lorenzo.

E ancora: «Nel 2019 abbiamo passato a Lignano due settimane indimenticabili. Le prove, l’affetto delle persone, il clima generale che si è creato è stato bellissimo. Sono felice di tornare, sarà ancora più bello e coinvolgente. Grazie Lignano per essere di nuovo parte di questo grande sogno».
Che cosa voglia dire l’arrivo in città di Lorenzo è presto detto. Numeri alla mano (quelli del 2019): 75mila biglietti venduti, 2.400 camere d’albergo occupate e 4.800 pasti serviti al solo personale di produzione dell’evento (che si è trattenuto in città ben più di due giorni) e 1,5 milioni di fatturato diretto per le aziende del territorio coinvolte nell’organizzazione dei concerti. Imprese che si occupano di logistica, infrastruttura informatica, sicurezza fisica e intelligente, facchinaggio, pulizie, strutture igienico-sanitarie e via dicendo.

Fin qui, l’indotto diretto generato dall’evento in senso stretto. Altro è infatti l’ordine di grandezza delle ricadute sull’economia del territorio, non direttamente riconducibile all’organizzazione e gestione dei live. Come detto, negozi, ristoranti e alberghi nel 2019 sono andati sold out. Ancora dati. Quelli messi in fila dall’Università di Udine, nell’ambito di uno studio dedicato, dicono che poco meno del 50% del pubblico ha pernottato in città e che ogni pagante ha speso (biglietto escluso) in media 200 euro per un giro d’affari complessivo da 16 milioni di euro. Sommati al milione e mezzo delle ditte al lavoro si arriva a 17,5 milioni.

Numeri che – pandemia permettendo – gli organizzatori puntano a replicare. Con buone chance.
Jovanotti è infatti un richiamo irresistibile. Tanto più se la cornice è quella dell’arenile, della spiaggia Bell’Italia nel caso specifico. Ad attrezzarla sarà la friulana Eps Italia, ad organizzare il concerto Fvg music live (in collaborazione con il Comune di Lignano, la Regione Fvg, PromoTurismo Fvg e Lisagest) due società che fanno entrambe capo a Luca Tosolini, che oltre alle ricadute economiche, non ultimo il recupero fiscale di cui beneficia la Regione Fvg in virtù del coinvolgimento delle imprese nell’organizzazione (senza contare quello indiretto), tiene a rassicurare quanti dovessero storcere il naso per l’uso improprio dell’arenile. «Nel peggiore dei casi la spiaggia viene restituita nelle condizioni in cui era, nel migliore – garantisce – più curata e pulita di prima».
Torna sull’importante occasione economica il sindaco di Lignano, Luca Fanotto, che sottolinea pure l’importante effetto pubblicitario che eventi come quello di Jovanotti hanno per l’immagine della città.

«Per noi hanno una doppia funzione: promuovono la località rendendola riconoscibile sul panorama nazionale e internazionale, a un livello che non potremmo raggiungere facendo la “tradizionale” pubblicità, e che consentono di occupare i posti letto, di avere insomma una ricaduta immediata, perché il turismo dei concerti spesso si ferma a dormire, mangia, fa acquisti e magari poi torna per una vacanza».
Senza magari. L’esperienza maturata in questi ultimi anni, con diverse date zero ospitate in città,di Vasco Rossi tra gli altri, hanno dimostrato che la formula funziona: sia come cassa di risonanza che in termini di camere occupate. Lo stop imposto dalla pandemia ha interrotto il rodato sistema che ora però riscalda i motori.
La corsa ad accaparrarsi un posto sotto le stelle è infatti già partita. Dal 19 novembre i biglietti sono in vendita: si va dai 65 euro del normale posto unico intero ai 345 euro della postazione esclusiva e sopraelevata, posizionata nelle vicinanze del main stage.
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