Rischio fallimento per Melegatti
VERONA - Rischio default per Melegatti.
Il pubblico ministero Alberto Sergio ha depositato al Tribunale di Verona l’istanza di fallimento mentre l’attività produttiva dell’azienda è ferma dall’inizio di gennaio e lo stesso Tribunale ha preso atto della mancata presentazione della documentazione da parte della società per l’ammissione al concordato preventivo.
Le precedenti manifestazioni di interesse, tra cui quella dell’azienda del caffè Hausbrandt, non hanno avuto seguito e i sindacati hanno diffuso un comunicato che accusa l’attuale cda di ostacolare i tentativi di salvataggio.
Restano aperte alcune piste tra cui, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, quella del fondo americano D.E. Shaw & Co e quella dell’industriale Franco Ghirardini, già intervenuto nel tentativo di salvataggio dell’azienda di cioccolato Streglio.
Da questo contesto nasce l'iniziativa dei lavoratori che hanno reso noto un manifesto-lettera appello rivolto al giudice del Tribunale.
Il collegio presieduto da Silvia Rizzuto deve decidere se concedere una proroga per un'eventuale concordato che salverebbe Melegatti, oppure accogliere la richiesta di fallimento.
Nel documento si chiede al giudice di aiutare i dipendenti separando il giudizio sull'operato degli amministratori da quello sul futuro di 350 famiglie.
I dipendenti affermano che «oggi ci può essere un domani solo grazie all'unica, credibile, seria e determinata proposta arrivata dal fondo americano D.E. Shaw & Co. che da oltre un anno sta alacremente lavorando per questo e che inspiegabilmente non è stato preso in considerazione, mentre al contrario si sono avvicendate tante situazioni/soluzioni particolarmente curiose».
«Ci permetta di continuare a conservare la nostra dignità, a mantenere inalterato l'orgoglio di lavorare per questa grande Azienda e di continuare ad avere un futuro per noi e per le nostre famiglie» conclude la lettera.
Riproduzione riservata © il Nord Est