Riva del Garda e gli Indiani: il baricentro del mercato della pelle

L'India è tra i maggiori produttori mondiali di pelle, calzature e pelletteria. I distretti di Kampur e Agra in Uttar Pradesh, Ranipet-Chennai in Tamil Nadu e Calcutta in Bengala hanno un’intersezione storica anche con il distretto della concia di Arzignano

L'India è tra i maggiori produttori mondiali di pelle, calzature e pelletteria. I distretti di Kampur e Agra in Uttar Pradesh, Ranipet-Chennai in Tamil Nadu e Calcutta in Bengala hanno un’intersezione storica con il distretto della concia di Arzignano.

Come nota l'Ambasciatore italiano in India Vincenzo De Luca, la collaborazione iniziata silenziosamente negli anni ottanta arriva nel 2000 a stabilire una sinergia tra i due sistemi industriali. Scarpe a Chennai e pelle multipurpose a Kanpur. Borse a Calcutta, dove producono per Moleskine, Piquadro, Furla e altri brand.

E così tra le specializzazioni industriali venete che maggiormente si sono affermate in India c’è sicuramente quella dei macchinari per la lavorazione della pelle. Il know-how sviluppatosi nel distretto di Arzignano è infatti ben conosciuto e apprezzato da molti imprenditori e tecnici indiani.

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Del Luca e Presidente India Ram Nath Kovind-

A livello mondiale l’India detiene oltre il 12% della produzione conciaria e il 9% della produzione calzaturiera. Particolare è la crescita in Bengala, dove la comunità musulmana gestisce la produzione con oltre un migliaio tra concerie e fabbriche di pelletteria che si intersecano con la storica tradizione artigianale locale.

Il distretto di Calcutta è avvantaggiato anche dal fatto che il West Bengal è l’unico stato indiano in cui è consentito l’allevamento dei bovini, mentre gli altri sono specializzati in pelli ovine e caprine. Grandi investimenti pubblici e privati sono in corso per modernizzare gli impianti produttivi e di depurazione. Vi si sono spostate anche concerie dall’inquinatissimo stato dell’Uttar Pradesh, dove il settore fa i conti con la recente introduzione di una legislazione più stringente in materia di emissioni e controlli ambientali.

In tutti i distretti i produttori veneti di macchine per la concia hanno saputo farsi conoscere, affrontando l’agguerrita concorrenza cinese che presidia la fascia medio-bassa del mercato. Ci sono grandi gruppi industriali della pelle indiani che hanno scelto di dotarsi quasi esclusivamente di macchinari italiani, come per esempio il bengalese ASG Leather di Aloke Sengupta, uno dei più grandi produttori di borse al mondo.

ASG lavora pelle di alta qualità per confezionare pelletteria per grandi gruppi fashion europei e per il suo stesso marchio Kompanero, con cui esporta oltre l’80% presidiando i mercati di Australia dove ha oltre 1000 boutique store, Nuova Zelanda, Nord America e Nord Europa. Borse e accessori in pelle vintage di fascia alta, sia a marchio proprio sia come private label per grandi gruppi spagnoli e tedeschi. Tutti capi disegnati e prodotti sotto la guida di un esperto italiano del distretto della pelletteria abruzzese, Gabriele Candelori.

E confezionati utilizzando macchine italiane per l’intero ciclo interno di produzione, compresa la concia. Un investimento di quasi 5 milioni di euro in tecnologie per concia e pelletteria, che sono spesso made in Veneto.

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Emblematica è poi l'azienda di Gopal Naredi, che con il figlio Rounak ha fondato e dirige a Calcutta ISP Industrial Safety Product, il maggiore produttore mondiale di guanti da lavoro, che esporta molto anche in Italia. Prodotti di qualità di lunga durata, anche per varie esigenze industriali (copri cavi, cuscini, coperte, kit di attrezzi, ecc.).

I principali produttori indiani di pelletteria e calzature lavorano anche per marchi di moda italiani ed europei, a cui sono in grado di assicurare capacità produttiva per grandi volumi. E ogni 6 mesi si ritrovano a Riva del Garda, dove si tengono le fiere di settore Expo Riva Shuk per le calzature e GardaBags per la pelletteria. Gli indiani a Riva hanno una delle rappresentative nazionali più consistenti, con parecchie decine di espositori che offrono ai marchi europei il loro know-how produttivo per grandi volumi. E spesso usano macchinari italiani, e veneti.

Yudister Luthra, fondatore della più diffusa rivista indiana sulla tecnologie per la pelle LeatherAg, menziona con soddisfazione la lunga collaborazione con il comparto tecnologico italiano. Le aziende venete più presenti in India sono Officine di Cartigliano, Alpe, Gemata, Spraytech, GBR, Bauce, Bergi, Mosconi, Microfilms, DMS, Escomar, Main Group. E per le depurazioni delle acque è operativa la veronese Simem.

Nel contesto di UNIC e ASSOMAC, le principali associazioni di settore in Confindustria, si svolge invece a Milano con un target fashion la più emblematica Lineapelle, con gli eventi satellite Micam, Mipel e Simac, cui partecipano centinaia di società indiane.

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