Rovigo, il rigassificatore in vendita «Snam pronta a subentrare»

L’ad Venier dopo la conferma da parte di Exxon di voler cedere le sue quote: «L’infrastruttura è molto importante per l’approvvigionamento dell’Italia»
Giorgio Barbieri

«Se Exxon Mobil e QatarEnergy andranno a vendere le loro quote, potremmo considerare di arrotondare la nostra partecipazione». È quanto ha affermato ieri l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2022 in relazione alle indiscrezioni secondo cui Exxon Mobil sta valutando la possibilità di vendere la sua quota di maggioranza nel principale terminale di rigassificazione italiano di Rovigo. Venier ha detto che Snam potrebbe dunque considerare un aumento della sua partecipazione nel terminale di gas naturale liquefatto (GNL) che è di proprietà di Exxon Mobil (70, 7%), QatarEnergy (22%) e di Snam (7,3%).

La decisione di vendere è stata confermata dallo stesso gruppo americano Exxon Mobil con una nota ufficiale: «Stiamo verificando l’interesse del mercato per la partecipazione» nella controllata Adriatic Lng. In pratica, è stata ribadita la decisione di cedere quella parte del 92% del rigassificatore di Rovigo che detiene assieme a Qatar energy e per la quale il gruppo Snam, azionista di minoranza della società, può far valere un diritto di prelazione. A Rovigo viene lavorato il gas naturale liquefatto che arriva via nave proprio dal Qatar. Nei prossimi giorni Snam dovrà comunicare se intende esercitare la sua prelazione (e su quale quota) della società che gestisce l’impianto.

E ieri è stato lo stesso amministratore delegato Venier a far capire che l’interesse c’è. «Se Exxon Mobil e QatarEnergy andranno a vendere le loro quote, seguiremo attentamente il processo, non solo perché siamo azionisti, ma anche per il fatto che con i due nuovi rigassificatori stiamo diventando leader del settore, anche considerando che l’infrastruttura è molto importante per l’approvvigionamento dell’Italia», ha sottolineato l’ad, affermato l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, nella call con la comunità finanziaria.

La vendita però sarebbe già allo studio di tecnici e legali. Adriatic Lng e una società italiana costituita nel 2005 e operativa dal 2009. Gestisce il rigassificatore sito a circa 15 chilometri dalla costa veneta di Porto Viro (Rovigo). La percentuale delle quote che saranno vendute dipenderà anche dalle scelte del gruppo guidato da Stefano Venier. Proprio pochi giorni fa Adriatic Lng aveva annunciato l'arrivo della millesima nave metaniera, la Tembek.

Luciano Siviero
Luciano Siviero

Nelle scorse ore erano stati ii sindacati a manifestare la loro preoccupazione. «Esprimiamo grande attenzione e riteniamo sia importante che la cessione vada nella direzione di un acquirente che abbia la bandiera tricolore» ha dichiarato in una nota il segretario della Uiltec Uil del Veneto, Giampietro Gregnanin, «è assolutamente strategico, visto la fragilità del sistema dell'approvvigionamento del gas e in funzione della transizione energetica, che il “sistema Italia” riprenda il controllo degli asset energetici e non solo».

Il rigassificatore a oggi è il primo e unico impianto del genere a poter accettare le metaniere con capacità sino a 217.000 metri cubi liquidi. È connesso alla rete nazionale gasdotti attraverso un metanodotto che lo collega fino alla stazione di misura di Cavarzere. Dal 2009 quasi mille le navi metaniere giunte nel terminale. Il 72% circa della capacità di rigassificazione del sito è allocata a Edison fino al 2034. Degli oltre 100 dipendenti della società dislocati nel quartier generale di Milano, nel "work hub" di Rovigo e sul terminale offshore oltre un terzo (43) è veneto, prevalentemente rodigino e veneziano.

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