Ryanair punta su Venezia «Al Marco Polo nuovi voli entro il prossimo aprile»

Da un lato ha annunciato che sono in corso trattative con Save per rafforzare la presenza di Ryanair al Marco Polo di Venezia e dall’altro ha spiegato che la compagnia irlandese intende premiare Trieste destinando all’aeroporto di Ronchi dei Legionari una parte delle rotte che verranno tagliate dallo scalo di Bergamo

Giorgio Barbieri
Nella foto l'imbarco di alcuni passeggeri su un'aereo della Ryanair
Nella foto l'imbarco di alcuni passeggeri su un'aereo della Ryanair

Ryanair punta forte sul sistema aeroportuale del Nord Est. E lo fa direttamente per bocca di Michael O’Leary, amministratore delegato della compagnia low cost irlandese, che ha parlato chiaramente ieri in conferenza stampa a Milano presentando i programmi del gruppo in vista della stagione invernale.

Da un lato ha annunciato che sono in corso trattative con Save per rafforzare la presenza di Ryanair al Marco Polo di Venezia e dall’altro ha spiegato che la compagnia irlandese intende premiare Trieste destinando all’aeroporto di Ronchi dei Legionari una parte delle rotte che verranno tagliate dallo scalo di Bergamo. Un impegno destinato a dare un’ulteriore spinta all’economia del Nord Est anche in vista dell’appuntamento olimpico di Milano-Cortina del 2026.

A dare impulso all’attivismo di Ryanair a Venezia ha contribuito certamente l’annuncio da parte di Easyjet di voler chiudere la base operativa al Marco Polo. E Michael O’Leary non si è lasciato sfuggire l’occasione. «Abbiamo già una base a Treviso e a Venezia, ma stiamo trattando con l’aeroporto Marco Polo per aumentare la nostra offerta dopo l’addio di Esayjet il prossimo marzo», ha spiegato l’amministratore delegato della compagnia irlandese, «siamo ragionevolmente ottimisti di poter avere più aerei a Venezia entro l’aprile del 2025 perché l’aeroporto ha bisogno di essere rafforzato».

Un annuncio accolto con soddisfazione da Enrico Marchi, presidente di Save e del gruppo Nem (società che pubblica questo giornale). «Le dichiarazioni di O’Leary rispetto all’intenzione di valutare un rafforzamento della presenza di aerei e rotte da Venezia da aprile 2025», ha detto Marchi, «sono un segnale chiaro di quanto il Marco Polo e il territorio siano attrattivi per i vettori, soprattutto per quelli che ne sanno cogliere e interpretare le potenzialità e i fattori di sviluppo. I nostri rapporti con Ryanair, così come con tutte le compagnie, sono assidui e continui e mirano naturalmente ad aumentare la capillarità dei nostri collegamenti in un quadro di crescita continua, duratura e sostenibile. Come sempre abbiamo fatto, contestualmente alla crescita dei collegamenti, presteremo la massima attenzione affinché a tutti coloro che sceglieranno di partire o arrivare dai nostri aeroporti siano assicurati servizi adeguati per poter offrire sempre una migliore esperienza di viaggio».

Ma non c’è solo Venezia nei programmi di Ryanair. Sempre ieri O’Leary ha annunciato che si ridurranno da 24 a 20 gli aerei a Orio Al Serio (Bergamo), con una perdita del 5% dei suoi 20 milioni di posti disponibili e di cinque rotte, mentre verranno premiate Trieste e Reggio Calabria per aver abolito l’addizionale municipale. E questa è stata anche l’occasione per chiedere al governo Meloni di abolire l’addizionale in tutti gli aeroporti italiani proprio come hanno già fatto le regioni Friuli Venezia Giulia e Calabria nel 2024, «il che consentirebbe agli aeroporti italiani», ha sottolineato O’Leary, «di godere di una rapida crescita del traffico, dei visitatori e dei posti di lavoro nei prossimi anni poiché Ryanair risponderebbe con un investimento di quattro miliardi di dollari in Italia aggiungendo 40 nuovi aeromobili, oltre 20 milioni di passeggeri all’anno su 250 nuove rotte e 1.500 posti di lavoro in Ryanair nelle regioni italiane».

«Registriamo con piacere questo ulteriore interesse da parte della compagnia irlandese», spiega Antonio Marano, presidente di Trieste Airport, «il bilancio di questi primi mesi per noi è certamente positivo dato che il nostro scalo ora è apprezzato anche in Slovenia, Croazia e Carinzia. Un apprezzamento dimostrato anche dal tasso di crescita dei passeggeri che è sostenuto».

La low irlandese ha poi annunciato che aprirà dieci nuove rotte invernali da Malpensa e che aggiungerà un ottavo aeromobile basato per l’inverno 2024-2025 aumentando il traffico del 10% a 4,5 milioni di passeggeri. —

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