Safop, Trischitta, Polese: 200 lavoratori col fiato sospeso

Circa duecento posti di lavoro in sospeso e con essi la vita di altrettante famiglie pordenonesi. Se quello appena trascorso è stato un trimestre nero per l’economia della Destra Tagliamento, con indicatori in flessione per i settori metalmeccanico, manifatturiero e delle costruzioni, si prospetta un agosto insolitamente intenso sotto il profilo delle trattative sindacali.
In calendario sono rimaste importanti vertenze aperte: Safop srl, storica azienda metalmeccanica con commesse milionarie (76 dipendenti) e Trischitta srl, catena di ortofrutta con venti punti vendita fra Veneto e Friuli Venezia Giulia e 74 lavoratori, entrambe dichiarate fallite il 12 luglio, Impresa Polese spa, ditta di costruzioni che il 2 agosto ha chiesto il concordato preventivo in continuità e che conta attualmente su 45 dipendenti. Dal primo ottobre saranno senza impiego le maestranze della Com Kärcher di Montereale, molte delle quali sono donne: resta aperta la vertenza sulla ricollocazione dei 35 dipendenti licenziati. Alla Savio macchine tessili (401 addetti) dal 26 al 31 agosto scatta il ricorso alla cassa integrazione e c’è l’incognita di settembre.
A Roma una delegazione pordenonese composta da esponenti sindacali, rsu e Unindustria, sarà ricevuta invece al ministero del Lavoro: è prevista la firma dell’accordo che autorizzerà la cassa integrazione straordinaria per 365 giorni per i lavoratori della Safop srl. Sarà retroattiva: dunque i dipendenti dell’azienda fallita riceveranno gli ammortizzatori sociali anche per il pregresso. Una decina di operai specializzati si sono già licenziati e hanno trovato un nuovo impiego.
È arrivata la prima offerta irrevocabile d’acquisto da parte di un gruppo industriale italiano per la Safop srl. Vale 1,6 milioni di euro e prevede l’assunzione di almeno 15 dipendenti. L’asta è fissata per l’11 settembre. A parità di prezzo offerto, vincerà la proposta che garantirà il maggior numero di posti di lavoro. L’auspicio dei dipendenti della Safop srl è che la storica azienda possa essere acquisita da un gruppo con un piano di rilancio interessante che possa riassorbire tutte le maestranze.
Il 26 agosto riprenderanno i lavori nei cantieri aperti dell’Impresa Polese spa e il confronto fra proprietà e sindacati sul licenziamento collettivo su base volontaria e sugli esuberi. I posti di lavoro a rischio sono 14, oltre ai contratti determinati che non saranno rinnovati. Sono in bilico anche le sorti dei 74 lavoratori della fallita Trischitta srl. Rischiano di perdere l’impiego, infatti, anche i 43 dipendenti che avrebbero dovuto essere riassorbiti dalla newco Anna Fruit, azienda che ha acquisito dieci punti vendita su venti.
Se tutti i lavoratori infatti non firmeranno la liberatoria individuale, salterà la proposta d’acquisto. C’è tempo fino al 26 agosto, quando è stato fissato l’appuntamento nello studio notarile per la firma dell’atto di vendita. Nel frattempo i sindacati e la proprietà della fallita si incontreranno lunedì prossimo per siglare l’accordo sul riassorbimento dei 43 lavoratori.
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