Salari? Insoddisfacenti per 1 italiano su 5
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UDINE - I lavoratori italiani, in generale, sono insoddisfatti rispetto alla loro retribuzione.
Solo il 41% dei lavoratori dà un giudizio di soddisfazione e solo il 3,4% dichiara di essere pienamente soddisfatto, mentre ben il 20,6% dichiara, all’opposto estremo, di esserne fortemente insoddisfatto.
Il trend tuttavia è in leggero miglioramento negli ultimi 4 anni.
A dirlo il Salary Satisfaction Report 2019 di Job Pricing e Spring professional.
Il livello di insoddisfazione è inferiore nel settore industriale e al Nord piuttosto che nel Centro e nel Sud ed Isole.
A livello quantitativo i lavoratori di tutte le categorie contrattuali e a prescindere dal livello retributivo dichiarano che per essere “giusto” il loro stipendio dovrebbe essere aumentato del 25% circa.
La soddisfazione rispetto allo stipendio è fortemente correlata con la percezione di equità e quella di essere retribuiti in rapporto alla performance individuale ed al contributo fornito all’organizzazione, anche se 3 lavoratori su 5 ritengono di non essere retribuiti secondo il reale contributo che forniscono al raggiungimento degli obiettivi aziendali loro assegnati.
Il tema della meritocrazia è il punto di più forte insoddisfazione, con un punteggio di 3,6: 1 dipendente su 3 lamenta la totale assenza di meritocrazia in azienda.
Da questo punto di vista, tuttavia, si osserva come esista una correlazione molto significativa fra la percezione di meritocrazia e la concreta comprensione dei criteri adottati per la politica retributiva.
Se nei 3 anni precedenti la soddisfazione era rimasta immutata o lievemente calata, il 2018 ha decretato un incremento su tutti i temi. +0,4 nell’indice generale, ma il miglior trend è legato al tema della trasparenza (+0,9).
Qui il Salary Satisfaction Repor 2019 di Job Pricing e Spring Professional:
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