Saldi, il 61% si darà allo shopping di abiti e scarpe

Confcommercio positiva dopo il flop del 2015 e il recupero del 2016 ma il Codacons si attende un flop a -4% con un budget medio nazionale a famiglia di 168 euro

Per la Confcommercio i saldi, al via domani, favoriranno soprattutto l'abbigliamento. E, per pura coincidenza l’avvio dei tagli ai prezzi dei cartellini coinciderà, domani, con l’entrata in vigore della norma che disciplina l’etichettatura tessile e delle calzature. “Un notevole passo avanti – commenta Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Ascom Confcommercio Padova – perché dopo anni di gravose responsabilità e pesanti sanzioni attribuite sostanzialmente ai soli commercianti a causa di etichette non corrette, finalmente la responsabilità ricade su chi effettivamente etichetta".

Ieri Ascom ha ricordato le “5 regole d’oro” per un saldo di qualità (cambio della merce, prova del capo, pagamento, vendita stagionale e indicazione del prezzo" e oggi, sulla scorta dei dati di un’indagine effettuata da Confcommercio che individua proprio in Veneto l’area del Paese dove si spenderà un po’ di più, spiega anche cosa si comprerà da domani.

Confcommercio stima un giro d'affari complessivo di 5,2 miliardi di euro e una spesa di 143 euro a persona : i saldi interesseranno 15,6 milioni di famiglie su 25,9 milioni complessive. A fare acquisti saranno più di sei italiani su dieci (+3% rispetto allo scorso anno). Capi di abbigliamento, calzature, accessori di moda e biancheria intima i prodotti più acquistati. Circa il 60% delle imprese del commercio al dettaglio è contraria alla liberalizzazione totale dei saldi.

"L'andamento dei saldi per la stagione invernale del 2018 conferma la situazione di lieve crescita dei consumi: il 41% delle famiglie italiane si dedicherà allo shopping (pari a circa 10 mln di famiglie), ogni famiglia spenderà in media 181,20 Euro. Rispetto ai saldi invernali del 2017, in termini di spesa, l'aumento è del +0,7% scrive Federconsumatori.

Diverso il parere della Codacons: i saldi di fine stagione «sono oramai obsoleti e superati, non incontrano più l'interesse dei consumatori e, pertanto, vanno aboliti per legge». Codacons, che sottolinea come «siano profondamente cambiate le abitudini d'acquisto dei cittadini, e come i saldi in partenza domani faranno registrare l'ennesimo flop». In particolare l'associazione prevede che il budget medio nazionale dedicato ai saldi invernali scenderà a una media di 168 euro a famiglia, con una contrazione del -4% rispetto agli sconti di fine stagione del 2017.

«Ancora una volta le vendite durante i saldi faranno registrare una contrazione. - spiega l'associazione - Le famiglie infatti non prevedono di effettuare grandi acquisti durante gli sconti né dedicheranno significativi budget di spesa ai saldi, al punto che solo il 40% degli italiani conta di approfittare delle vendite di fine stagione per fare qualche acquisto nei negozi». «Il flop dei saldi è da attribuire sia alla partenza degli sconti a ridosso delle festività natalizie e di Capodanno, quando i portafogli degli italiani risultano già svuotati dalle spese per regali, pranzi e cenoni, sia a profonde modifiche nelle abitudini dei consumatori - spiega il presidente Carlo Rienzi - I cittadini possono infatti acquistare tutto l'anno prodotti scontati attraverso le piattaforme e-commerce, con il commercio online che attira un numero sempre crescente di acquirenti, al pari di iniziative come il Black Friday che hanno portato le famiglie ad anticipare acquisti prima relegati al periodo dei saldi».

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