Salvini all'inaugurazione della Pedemontana: "Questa è l'Italia su cui investire"
BREGANZE (VI) - "Questo è il miglior messaggio ai mercati internazionali, alle Borse, ai signori dello spread, agli investitori: questa è l'Italia. Io ho deciso oggi di essere qua perchè questa è l'Italia su cui investire, l'Italia del sì, del fare, del coraggio".
Così il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, intervenuto alla cerimonia di inaugurazione del primo tratto della Pedemontana Veneta.
"Troppi dubbi, troppi no, troppi forse e - ha aggiunto Salvini - durante la valutazione di quelli che vivono di dubbi, gli altri corrono, accelerano e noi cresciamo dello zero-virgola. Oggi quest'opera ci dice che l'Italia non merita una crescita dello zero-virgola. Se abbiamo coraggio, torniamo a essere la prima potenza economica d'Europa".
E ancora: «Se ci sono dei vincoli che bloccano la spese, le assunzioni, le strade le ferrovie si va a ridiscutere una politica fiscale vecchia di anni e superata dal momento economico che ha bisogno di forti iniezioni. Chiederemo di poter usare per gli italiani la riduzione fiscale che vogliamo fare alle imprese italiane e vediamo», ha aggiunto Salvini.
Sulle infrastrutture «penso che la distanza tra Lega e Cinquestelle è pochissima, l'importante è non avere paura», ancora Salvini.
«Il rispetto dell'ambiente è fondamentale, il rispetto dell'aria che respiriamo e dell'acqua che beviamo. Ma non si possono bloccare strade, ferrovie, porti, aeroporti, ponti, tunnel perché c'è magari qualche furbo, qualche comitato contro, perché magari c'è qualcuno che si lamenta. Siamo l'Italia, e se l'Italia viaggia, lavora, investe e cresce il debito scende, lo spread scende, i mercati son contenti, l'Europa è contenta - ha concluso - ma soprattutto gli italiani sono contenti».
Salviini, come detto, ha partecipato oggi, 3 giugno, alla cerimonia di inaugurazione della Pedemontana Veneta, svoltasi al casello di interconnessione tra la SPV e la A31, in comune di Breganze. Con lui c'erano il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, il Presidente della SPV Spa, concessionaria per la realizzazione dell’opera, Domenico Dogliani, il Commissario dell’Autorità Vigilante della SPV, Marco Corsini e il Direttore della Struttura di Progetto Superstrada Pedemontana Veneta (SPV), Elisabetta Pellegrini.
La messa in esercizio anticipata della prima tratta ultimata, non era prevista contrattualmente, ma è stata tenacemente voluta dalla Regione del Veneto, concedente dell’opera, al fine di mettere quanto prima a frutto le risorse pubbliche investite, e fortemente richiesta dalle categorie economiche della zona.
Infatti, pur non essendo particolarmente lungo rispetto ai 94 chilometri del percorso principale della Pedemontana, questo primo segmento di 7 chilometri (compresi gli svincoli) ha una funzione di particolare rilievo in quanto permette di accedere all’area del Bassanese dalla A31 senza attraversare il centro di Dueville, liberando l’area dal traffico e risparmiando così dai 20 ai 30 minuti di percorrenza su strade locali, riducendo sensibilmente l’immissione di gas di scarico nell’atmosfera.
È stato condiviso un accordo aggiuntivo con il concedente col quale si stabilisce l’apertura attraverso un canone di disponibilità pari all’incasso da pedaggi, in modo che la Regione non abbia costi.
Il pedaggio per questa tratta risulta pari a 1.10 euro per i mezzi di classe A, a 1.20 euro per i mezzi di classe B, rispettivamente a 1.50, 2.40 e 2.80 euro per i mezzi pesanti, suddivisi in tre classi.
La piattaforma stradale è costituita da due corsie (ognuna larga almeno 3,75 metri) e una di emergenza per senso di marcia, suddivise da uno spartitraffico centrale di 3 metri.
La tratta è stata costruita in trincea profonda, per attenuare l’impatto territoriale e ambientale sull’area circostante.
La continuità della ferrovia, delle viabilità secondarie e della rete idraulica in superficie viene mantenuta mediante la realizzazione di manufatti.
In particolare il tracciato annovera, percorrendo dal casello verso Breganze, un sottopasso di Pedemontana alla Linea ferroviaria Vicenza-Schio di 32.35 metri di lunghezza, affiancata al casello di Valdastico; si prosegue in trincea e quindi si incontra la galleria artificiale Igna, lunga 99.60 metri. Poi il cavalcavia che dà continuità alla strada comunale via Contrada Longa, e due ponti canali.
In prossimità delle località Madonnetta di Sarcedo sono stati costruiti alcuni tratti in trincea coperta, realizzando la galleria artificiale “Cà Fusa-Vegra/Madonnetta” di 630 metri di lunghezza, al fine di limitare l’intrusione nel territorio e garantire la protezione e mitigazione nei confronti dell’abitato e delle aziende agricole limitrofe.
Con un’altra galleria di 158 metri si sottopassa la SP Gasparona, ponendo il tracciato della SPV a nord della provinciale citata, risalendo poi in rilevato per superare il torrente Astico con un viadotto di lunghezza di 180 metri per raggiungere lo svincolo di Breganze ovest, dove ci si immette provvisoriamente sulla SP 111 Gasparona con segnaletica orizzontale gialla.
A disposizione dei viaggiatori sono installate 16 colonnine SOS (di cui 12 in galleria) e a tutela della sicurezza il tratto è monitorato 24 ore al giorno da 37 telecamere (di cui 8 di tipo “Incident detection”).
Completano la dotazione impiantistica per la sicurezza due impianti meteo e un impianto radio.
Questo primo tratto, percorribile in un tempo tra i 5 e i 7 minuti è stato realizzato con una spesa di circa 120 milioni di euro.
Il completamento dell’intera Superstrada, che collegherà Montecchio Maggiore (Vi) a Spresiano (Tv), passando per il distretto industriale di Thiene-Schio, per Bassano del Grappa e a nord di Treviso, interconnettendosi a tre autostrade (da ovest: l’A4, l’A31 e l’A27) è previsto per la fine del 2020.
L’arteria, come detto, si svilupperà per complessivi 162 km di cui, 94 di viabilità principale e 68 di viabilità secondaria, interessa 114 Comuni, 36 dei quali sono attraversati dal tracciato, 22 nella Provincia di Vicenza e 14 nella Provincia di Treviso.
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