Sanificatori, sensori anti-assembramento e tagliacode digitali: le startup che fanno parlare di sé

A City Vision (Padova, due dicembre) i protagonisti dell’innovation village tematico da Isinnova a No-Q, da Jonix a Fybra, da Blimp a Raybotics. Barbieri, co-founder Blum: «La pandemia grande acceleratrice di cambiamento»

PADOVA. Sistemi di sanificazione capaci di eliminare la presenza di Covid-19 negli ambienti, sensori in grado di «svelare» assembramenti, applicazioni digitali per evitare le code ai drive-in per i tamponi. Storie di innovazione e capacità di adattamento: sei startup, fra le migliori italiane, si racconteranno nel panel «Innovation-vs Covid 19» all’interno di City Vision, l’evento organizzato da Fiera di Padova e Blum dedicato al futuro dell’intelligent city, in programma il 2 dicembre in modalità onlife su una piattaforma digitale capace di ospitare incontri, stand virtuali e meeting one-to-one. Oltre alle startup, e alle oltre trenta aziende espositrici, all’appuntamento interverranno figure di rilievo dell’innovazione internazionale tra le quali il futurist Alberto Mattiello e Dana Eleftheriadou, a capo del team per le tecnologie avanzate della Commissione europea. Per iscriversi: https://digital.city-vision.it/.

«La pandemia non ha solamente stravolto vite e abitudini di tutti noi, ma è grande acceleratrice di innovazione, non solo in campo sanitario – spiega Luca Barbieri, co-founder di Blum e coordinatore scientifico di City Vision -. Mai come ora bisogna quindi tenere legate idee e messa in pratica, ricerca e prodotto. E le sei startup che si racconteranno nel panel sono uno spaccato concreto di come l’innovazione porti benefici concreti e possa produrre crescita e lavoro».

LE SEI STARTUP

Ecco le sei startup, aziende innovative che contribuiscono a gettare le fondamenta della città del futuro con nuove soluzioni, software e prodotti ad alto contenuto tecnologico, che saranno protagoniste del panel previsto dalle 12.45 alle 13.30 del 2 dicembre. Come «Best Italian Case Histories» interverranno Mina Bustreo, marketing & sales manager Jonix, Alex Buzzetti, co-founder Blimp, Enzo Catenacci, founder Raybotics, Gaetano Lapenta, direttore generale FBP – Future is a Better Place, Marco Ruocco, direttore Isinnova, David Miglioranza, business administration manager No-Q.

Blimp

Blimp crea dei sensori avanzati, chiamati «Beat-19», che grazie all’intelligenza artificiale danno un contributo nel contenimento e monitoraggio della diffusione del virus. Il sistema è in grado – in frazioni di secondo – di misurare il numero di persone all’interno di una struttura, e regolare gli accessi, verificare l’utilizzo di mascherine protettive, rilevare in tempo reale gli assembramenti e il rispetto della distanza sociale, controllare la temperatura corporea e notificare con un segnale acustico le eventuali infrazioni.
Startup nata in e-Novia, la Fabbrica di Imprese, Blimp sviluppa tecnologie in grado di generare dati sui flussi delle persone ed integrarli con altre sorgenti, con l’obiettivo di creare informazioni in un mondo fisico che fino ad oggi non li ha mai prodotti.

FBP – Future is a Better Place

Un sensore in grado di monitorare la qualità dell’aria in luoghi chiusi, come classi e uffici, e di segnalare quando aprire le finestre per disperdere così virus, batteri e microrganismi inquinanti, sulla base dei calcoli di un algoritmo di intelligenza artificiale. È questa la tecnologia offerta da Fybra, prodotto della startup innovativa FBP – Future is a Better Place, una soluzione divenuta ora ancora più importante visto il periodo di emergenza sanitaria nel quale ci troviamo a vivere.

Il Covid-19 in ambienti chiusi si propaga nell’aria tramite microgoccioline trasmesse da persone infette e l’andamento di umidità e di CO2 può indicare l’aumento del rischio di propagazione nella stanza delle particelle infettanti. Ma l’aria pulita serve sempre: studi specifici spiegano come una qualità dell’aria migliore permetta alle aziende di ridurre del 20% la CO2 nell’aria, abbattendo così del 15% le assenze per malattia e aumentando della stessa percentuale la produttività.

Isinnova

Una storia di innovazione aperta, e di capacità di adattamento: Isinnova è stata – ed è – protagonista di una best practice anti Covid-19. Un’ottima intuizione che è stata sviluppata con grandissima velocità: la nuova maschera C-Pap per la terapia sub-intensiva è infatti nata dal modello utilizzato per lo snorkeling, grazie allo scambio di idee (ed esigenze) e la collaborazione tra giovani ingegneri, aziende e personale medico.

L’ospedale di Chiari, in provincia di Brescia, ha infatti contattato la startup in piena emergenza: in 10 ore è stato sviluppato il primo prototipo, stampato in 3D, e, dopo tre giorni di test, è arrivata la prima maschera testata. Il tutto grazie alla «valvola Charlotte», da applicare in sostituzione al classico boccaglio delle maschere da sub, alla quale vengono attaccati i tubi per l’ossigenazione e altri dispositivi medici, collegata a C-Pap e distributori di ossigeno a muro.

Jonix

Nata nel 2013 come spin-off di Hiref Spa, che ora divide il 50% delle quote societarie con Laboratori Archa, Jonix promuove da sempre la cultura della sanitizzazione degli ambienti. Perché, come dimostrano numerosi studi scientifici, con aria pulita si lavora e vive meglio.

Un’azienda giovane da sempre attenta alle nuove tecnologie: la più moderna, quella che utilizza il plasma freddo, con alla base il fenomeno della ionizzazione, abbatte non solo batteri, virus e agenti patogeni, ma anche il Covid-19, come dimostrato dallo studio effettuato dal professor Andrea Crisanti e dal suo team. Test accurati svolti al Dipartimento di Medicina Molecolare, durati mesi, hanno portato ad un risultato inequivocabile: Jonix presenta «un’efficacia attività antivirale nei confronti di SARS-CoV-2 (il Covid-19, ndr), con un abbattimento della carica virale pari al 99,99% dopo solo 30 minuti di esposizione».

No-Q

Un’applicazione nata per evitare code in palestre e piscine e, più in generale, pianificare appuntamenti per qualsiasi realtà aziendale, che si trasforma in uno strumento utile per abbattere i tempi di attesa nei drive-in dove si effettuano i tamponi anti-Covid. Testata con successo nello screening di massa effettuato a metà novembre in Alto Adige, No-Q punta a portare il proprio know-how in tutti i luoghi dove spesso si sono registrate lunghe attese, anche di molte ore, per effettuare il tampone. A ideare e realizzare la soluzione tecnologica la software house altoatesina Vertical Life, leader nella digitalizzazione dell’arrampicata e composta da un team di trenta persone tutte legate dalla stessa passione per il climbing.

Raybotics

RayBotics, neonata start-up, spin-off di due storiche realtà italiane (Klain Robotics e Gruppo Purity) operanti nel settore delle nuove tecnologie e nella robotica industriale, collaborativa e mobile, nasce ad aprile grazie all’intuizione dei due Co-Founder, Fabio Greco e Enzo Catenacci che, in piena emergenza sanitaria, decidono di affrontare una nuova sfida: mettere in campo le loro conoscenze per creare il primo robot (PHS) 100% made in Italy che, grazie ad una combinazione di raggi Uv-C e Ozono è in grado di debellare i virus andando a compiere una sanificazione approfondita degli ambienti, senza l’utilizzo di prodotti chimici e debellando sino al 99% dei patogeni presenti sul tutte le superfici.

LA PIATTAFORMA ONLINE

L’evento è ospitato dalla piattaforma online di Fiera di Padova, che permette al pubblico di partecipare da remoto mantenendo un’interazione attiva: si possono fare domande ai panelist, prendere parte a live poll, contattare relatori e altri partecipanti. Ma anche visitare gli stand virtuali di tutte le startup, e delle oltre trenta realtà del settore che parteciperanno all’evento, nel quale vedere i loro prodotti e servizi innovativi e fissare appuntamenti one-to-one.

City Vision è organizzato da Fiera di Padova e Blum. Business as a medium con la collaborazione di Promex e il patrocinio di Anci, IoTItaly, Tts Italia, Smact, Comune di Padova, Provincia di Padova, Camera di commercio e Università degli Studi di Padova. Sponsorship di UniCredit, Leitner Ropeways e Interporto di Padova.
 

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