Sciopero commercio, Fisascat: "Adesioni all'80%". Corteo a Vicenza
PADOVA. Sciopero e mobilitazione oggi per circa 500 mila lavoratori della grande distribuzione organizzata, dalla distribuzione cooperativa e del commercio al dettaglio in tutta Italia. La protesta, con lo slogan «Fuori Tutti», è stata proclamata per lo stallo negoziale ai tavoli per il rinnovo contrattuale, atteso da oltre 23 mesi. Oltre allo sciopero sono previsti anche presidi unitari davanti ai principali centri commerciali delle città e, in mancanza di risposte, è già in programma una nuova giornata di sciopero unitario per il 19 dicembre.
La Filcams Cgil parla di "adesioni senza precedenti". Ma i numeri variano a seconda della sigla sindacale. L’adesione allo sciopero, "misurata puntualmente presso le imprese associate", spiega Federdistribuzione, segna "una percentuale media complessiva del 10%, tale da non compromettere la funzionalità delle strutture di vendita". I negozi - informa una nota - sono rimasti aperti (su oltre 15.000 punti vendita delle aziende aderenti a Federdistribuzione solo una dozzina di piccoli supermercati ha dovuto chiudere) e il servizio al consumatore è regolare.
I numeri salgono invece al 75% nel caso della Fisascat nazionale, con punte dell'80% tra Belluno e Treviso: "La grande partecipazione alla mobilitazione è il segnale del malessere dei lavoratori che a distanza di quasi due anni attendono un dignitoso aumento delle retribuzioni e un avanzamento delle normativa contrattuale su diritti, tutele e welfare - ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl Pierangelo Raineri - Circa l'80% dell'occupazione in questo settore è femminile ed i rinnovi contrattuali hanno dunque anche un'alta valenza sociale". Lo sciopero della Gdo di oggi "conferma che nel nostro paese non si stanno creando le condizioni per avere un aggancio alla ripresa economica" ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, spiegando che in Italia «si investe solo nel tagliare i diritti ai lavoratori». E questa «non è la via per agganciarsi alla ripresa».
In Veneto, quasi duemila lavoratori, provenienti da tutte le province, hanno partecipato sabato 7 novembre a Vicenza alla manifestazione di protesta dei dipendenti del commercio. Il corteo, colorato e chiassoso, con bandiere e fischietti, è partito attorno da Campo Marzo, nell'area limitrofa alla stazione ferroviaria: da qui, passando per Porta Castello e il centralissimo corso Palladio, i manifestanti sono arrivati in piazzetta delle Poste, dove era stato allestito il palco per i comizi, tenuti dai vertici regionale delle categorie del settore di Cgil, Cisl e Uil. Lo sciopero, organizzato a livello nazionale, non ha riguardato le imprese associate a Confcommercio che hanno già rinnovato il contratto.
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