Sciopero Versalis: adesione al 35%

Mobilitazione dei sindacati oggi contro la vendita di Versalis al fondo statunitense Sk Capital. Eni precisa che manterrà la quota significativa ma è alla ricerca di un partner per un progetto finanziario

Al momento risulta un'adesione complessiva allo sciopero di circa il 35% del personale Versalis. I lavoratori sono scesi in piazza contro la vendita al fondo Sk Capital. I dati li annuncia l'Eni in una nota, in cui conferma che "intende continuare a sviluppare la chimica in Italia attraverso la ricerca di un partner con un progetto di finanziamento definito, in grado di consolidare l'importante piano di trasformazione di Versalis, che ha consentito di riportare il comparto di business, in forte perdita da anni, a registrare risultati positivi già a partire dai primi 9 mesi del 2015".

La società ribadisce anche che intende mantenere una partecipazione "significativa in Versalis, a garanzia della concreta realizzazione degli obiettivi già definiti nei precedenti incontri istituzionali: la conferma del piano di investimenti, il mantenimento del perimetro industriale per almeno cinque anni, il mantenimento dei livelli occupazionali per almeno tre anni e la conferma della società italiana con sede in Italia".

"Il messaggio di questa piazza è di smettere di svendere il patrimonio industriale del nostro Paese, perchè se continuiamo a perderlo non abbiamo futuro" ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo alla manifestazione di supporto allo sciopero del gruppo Eni contro la vendita di
Versalis al fondo Sk Capital.

"Un governo normale si deve chiedere se l'azienda che arriva ha le risorse per portare avanti i piani già decisi» ha spiegato Camusso, precisando che il problema non è la proprietà americana del fondo ma sono gli investimenti, la garanzia dell'occupazione e la scelta di non rimanere un'azienda pubblica. "Noi non accettiamo questa svendita - ha concluso Camusso -, continueremo con la nostra mobilitazione, perchè alla chimica ci teniamo come teniamo al futuro del nostro Paese, non si può accettare qualunque speculatore come interlocutore".

Due giorni fa  il ministro Federica Guidi ha precisato che: "Il Governo ha avuto modo di incontrare il fondo statunitense SK Capital, interessato all'acquisizione di una partecipazione in Versalis" ma "al momento non esiste alcuna operazione gia' conclusa". Il Ministro ha rilevato che "sono in corso alcune valutazioni finalizzate a garantire migliori prospettive a Versalis, azienda nella quale comunque Eni intende mantenere una quota significativa". Guidi ha inoltre ricordato che Sk Capital "non ha mai venduto le attività acquistate".

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