Sec Servizi, i sindacati chiedono un tavolo per Piano industriale e futuro

Voci sulla vendita di quote di proprietà della società, mentre Bpvi e Veneto Banca testano la strada delle sinergie. Manca da un anno il Piano industriale, le sigle sindacali temono vendita ed esuberi

"Le recenti dichiarazioni dei vertici aziendali della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca sommate alle notizie provenienti dal mercato circa la vendita delle quote di proprietà di Sec Servizo che costituisce l’azienda erogatrice dei servizi informatici ai due istituti, aggravano i timori per le ricadute occupazionali sui dipendenti: all’incertezza sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori delle due banche venete si somma ora la preoccupazione per la sorte dei dipendenti Sec" scrivono i sindacati della Cgil.

"Sec - continua la nota -, sta disattendendo da oltre un anno la produzione e la pubblicazione di un proprio piano industriale fortemente atteso per un proprio rilancio in un momento nel quale, per altro, il tema della digitalizzazione dei servizi bancari costituisce il motivo dominante richiamato dal sistema bancario, dal Governo e dalle imprese".

"L’operazione limitata alla sola vendita delle quote senza il corredo di una visione strategica, non può certamente essere interpretata come un percorso di rilancio ma, piuttosto, una soluzione con benefici limitati alle due banche" continua la Cgil che chiede un tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali (che della messa in vendita delle quote non erano nemmeno state informate) per delineare e discutere un progetto d’impresa che declini tutte le potenzialità dell’azienda rispetto alle trasformazioni che il mercato dell’informatica sta manifestando in questa fase".

Da una decina di giorni Beniamino Anselmi, presidente di Veneto Banca, è intanto entrato nel cda di Sec Servizi – consorzio padovano voluto da diverse banche per affiancarle e sostenerle in materia informatica –. Come spiega lo stesso Anselmi, ad essere strategica, prima di Sec, è «l’informatica»: «bisogna capire dove utilizzarla e chi la fa. Mi hanno sempre detto: se vuoi qualcosa vai, se non la vuoi molli e io ho ritenuto opportuno e necessario andare. Su un tema così strategico è giusto che anche il presidente si renda disponibile» ha detto il presidente

Sec è partecipata al 49,9% da BpVi, che nomina ben 5 membri del cda e al 30% da Veneto Banca, c'è poi Volksbank e il Credito Popolare di Torre del Greco.

«Nell’ambito delle sinergie da ricercare con Bpvi c’è l’ottimizzazione di Sec», ha così confermarto Anselmi. Per la prossima settimana è in programma un incontro a Padova tra Anselmi, Cristiano Carrus (ad Veneto) e Gianni Mion e Francesco Iorio (presidente e ad di BpVi) proprio su Sec.

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