Sentenza Tar su Zeno, «atto che restituisce fiducia agli investitori stranieri»

Esulta anche la rete di Assoporti, che si era costituita “ad adiuvandum”: «Gli interlocutori hanno bisogno di chiari riferimenti istituzionali»
Il porto di Trieste
Il porto di Trieste

ROMA. Anche Assoporti, l’associazione dei porti Italiani, esprime la propria soddisfazione per l’annullamento da parte del Tar del Lazio degli effetti della determinazione con cui l’Autorità nazionale Anticorruzione che aveva di fatto sospeso Zeno D’Agostino dal proprio ruolo di presidente dell’Authority dell’Adriatico orientale. La “rete” degli scali italiani si era costituita infatti a sua volta davanti al Tribunale amministrativo di Roma con un cosiddetto “ricorso ad adiuvandum”, elaborato professor Stefano Zunarelli, ribadendo la non applicabilità delle previsioni di inconferibilità al caso in esame. E così, per l’appunto, si è espresso il collegio del Tar nel dispositivo della sentenza.

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La redazione
Lasorte Trieste 13/06/20 - Piazza Unita', Manifestazione per Zeno D'Agostino


«La sentenza - sottolinea in una nota lo stesso avvocato Zunarelli - contribuirà indubbiamente a rendere più sereni sia i soggetti italiani che, soprattutto, quelli stranieri interessati a investire nei porti italiani, che sentono molto il bisogno di chiari punti di riferimento istituzionali».

«Siamo soddisfatti che D’Agostino possa riprendere il suo ruolo e che sia stato fugato ogni dubbio sulla legittimità della nomina», commenta il presidente di Assoporti Daniele Rossi: «Non possiamo che ribadire quanto sia vitale per la portualità la continuità della gestione delle attività nei porti italiani, che necessitano di un presidio amministrativo operante nel pieno delle sue funzioni. Confidiamo che questo sia un primo passo per ristabilire serenità in tutti i porti italiani, in un momento così difficile per l’economia del nostro Paese».—


 

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