Serracchiani: «Porti, verso la sinergia fra Trieste e Capodistria»
Sul tema della portualità serve una sinergia sempre maggiore tra i porti di Trieste e Capodistria che si traduce nell’impegno della Commissione europea e del Governo italiano, confermato anche da Reti ferroviarie italiane, di investire sul sistema ferroviario.
Il prossimo futuro è dunque il collegamento dei due porti, «un elemento di forte competitività per tutto l’Alto Adriatico», sottolinea la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in occasione dell’incontro con il commissario europeo per i Trasporti Violeta Bulc.
«Il lavoro della Commissione europea sulle reti ferroviarie, ma anche l’intervento del Governo italiano sulla portualità vanno nella direzione di garantire competitività e snellezza» ha dichiarato Serracchiani. «In particolare i porti devono essere in grado di raccogliere la sfida rappresentata dall’ampliamento del canale di Suez e dalla possibilità di intercettare nuovi traffici e stringere sinergie con i Paesi dell’Est e dell’Asia».
«In questo senso - ha aggiunto la presidente della Regione - l’accordo sottoscritto con Rfi ci permette di avere una programmazione lunga 17 anni sulla quale prevedere investimenti importanti che vanno dalla velocizzazione della Venezia – Trieste all’adeguamento della stazione di Campo Marzio per arrivare al nodo di Udine e alla rete dei bivi di Mestre. Interventi che ci consentiranno di ritrovare la competitività che si era persa sul settore ferroviario».
Anche dal punto di vista turistico gli interventi infrastrutturali possono avere ricadute importanti. «In particolare sulla linea ferroviaria che va a Lubiana passando per Villa Opicina, ormai soppressa da anni, ognuno deve fare la sua parte. In questo senso il tavolo avviato tra Regione e Slovenia, che si riunirà la prossima settimana, avrà fra i temi principali anche quello delle infrastrutture mirate a rafforzare i rapporti anche in chiave turistica – chiosa Serracchiani -. La presenza del commissario europeo per i Trasporti è stata l’occasione per fare il punto sulle grandi sfide della programmazione europea nel settore dei trasporti e per focalizzare l’attenzione sugli impegni fondamentali che riguardano quest’area».
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