Serve un piano industriale per il Lido di Venezia
VENEZIA - «Per il rilancio del Lido di Venezia occorre un Piano Industriale in piena regola. Discutiamone, ma poi si vada avanti, perché siamo in un settore come il turismo che cresce a doppia cifra ed è la più importante economia del Veneto dove però, dobbiamo registrare che solo il 4% di chi visita Venezia visita anche il Lido. Green Lido è un prodotto unico, grazie al quale si potrà invertire una certa tendenza tutta di Venezia a perdersi nei dibattiti. Si deve decidere se rianimare una zona che ha immense potenzialità o se parlare di un cadavere eccellente. Usciamo dall'analogico ed entriamo senza tentennamenti nel digitale».
Lo ha detto il Presidente del Veneto Luca Zaia, intervenendo oggi alla presentazione del Progetto 'Green Lido', una nuova proposta per la valorizzazione dell'area.
Secondo Zaia, «con 1.400 posti letto, che non sono tantissimi, il Lido deve puntare ad un target turistico raffinato, deve diventare un Hub di tante cose di cui c'è bisogno in veneto. Va rilanciata la diportistica, la congressistica, l'aeroportualità attraverso il Nicelli. C'è molto da fare e molto da spendere - ha aggiunto Zaia - e a Venezia, quando si parla di Legge Speciale, vengono evocate situazioni strane e complicate, ma se c'è da realizzare qualcosa collaborando con il Governo, la Regione c'è, anche nell'ottica di sfruttare di più e meglio i Fondi Europei».
Zaia ha fatto particolare riferimento alle possibilità legate alla crescita dell'aeroporto Nicelli, «che potrebbe benissimo essere protagonista di un circuito di aeroportualità turistica, collegato a Cortina, dove sono stato di recente e dove ci sono investitori pronti con dieci milioni di euro, e ad Asiago, con il suo aeroporto e i suoi 20 mila passeggeri. Si pensi solo per un attimo alla potenzialità che avrebbe un circuito di questo genere che leghi il mare alla montagna, offerte diverse ma tutte di qualità, occasioni diverse per una vacanza sotto il segno del fashion».
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