Soligo, il packaging diventa bio

Top imprese Nordest, la lattera di Farra (Treviso) lavora per ridurre l'impatto delle confezioni: I clienti chiedono prodotti sostenibili

FARRA DI SOLIGO (TREVISO). Fatturato in crescita, un prezzo del latte “almeno non umiliante” e la sfida della sostenibilità. La Latteria Soligo di Farra ha chiuso un 2018 positivo, con un fatturato da 72,224 milioni, leggermente superiore al risultato dell'anno prima (71,890 milioni). Nella classifica delle performance di settore di Top 500 si è collocata al quindicesimo posto, in crescita rispetto al 2017.

«Quest'anno inoltre il prezzo del latte non è stato umiliante come in passato, ma non è ancora sufficiente per le azienda agricole che devono ammodernarsi. Mettersi al passo con i tempi per quanto riguarda il benessere dell'animale e la qualità del lavoro dei produttori è costoso», sostiene il presidente della Latteria Lorenzo Brugnera. Negli ultimi due anni il prezzo alla stalla di un litro di latte è variato tra i 37,5/39 centesimi al litro, 41 nei picchi, «ma per poter investire servono almeno 42 centesimi al litro. E sia chiaro con questo prezzo l'agricoltore mica diventa ricco», aggiunge Brugnera.

A fare da traino per tutti i formaggi è stato ancora una volta il grana, «è il principe che trascina tutti», assicura il presidente. Ma per il prossimo anno potrebbe esserci qualche difficoltà in più. I dazi Usa preoccupano tutti i produttori, Latteria Soligo compresa, nonostante l'export sia una parte decisamente marginale del fatturato. Svizzera, Inghilterra e Germania i Paesi di destinazione, «ma indirettamente i dazi colpiscono anche noi. Perché le aziende molto concentrate sull'export dovranno trovare altri canali di vendita, in Europa e in Italia. Di conseguenze gli spazi rischiano di ridursi per tutti», precisa Brugnera. Sono 146 i soci per una quantità di latte conferito nel 2018 di 71,75 milioni di litri, su un totale di circa 89 milioni di litri di latte lavorato con i conferimenti extra associati.

Per lo stato patrimoniale, il 2018 è stato influenzato dagli investimenti sul biodigestore e per macchinari dell'azienda che ha fatto registrare un aumento dei beni immobili, rispetto al 2017, di 2.088.600 euro per un totale delle immobilizzazioni che supera oggi i 17,4 milioni di euro.

Aumenta il patrimonio netto della cooperativa che passa da 9,69 milioni a 9,80 e un aumento di quasi 105 mila euro. Altro numero rilevante è quello riguardante l'indebitamento ridotto di circa 400 mila euro rispetto al 2017. In questi anni la sfida della Latteria riguarda la sostenibilità.

«Stiamo cercando di proporre prodotti sempre più sostenibili anche per andare incontro al consumatore. Spingiamo molto sul biologico, e vorremmo farlo anche di più, ma dipenderà dalla risposta del consumatore. Nel latte imbottigliato per esempio siamo soddisfatti della richiesta, nei formaggi invece è decisamente inferiore» continua Brugnera.

Ma alla Latteria si pensa anche alla produzione, «siamo una delle aziende più virtuose, cerchiamo di evitare i trasporti, e da noi entra il latte, escono formaggi, ricotta, e quello che resta va nel biodigestore. Ora vorremmo anche lavorare sulla sostenibilità del packaging. Io sono molto sensibile, dico sempre che non amo i cacciatori perché lasciano le cartucce nei campi. Fossero di carta sarebbe meglio. Stiamo lavorano su ricerca e sviluppo per ridurre l'impatto del packaging». E proprio quest'anno il Mise ha dato un contributo da quattro milioni per un progetto da nove che prevede alcuni interventi nelle sedi di Farra e di Caposile, oltre appunto a finanziare l'innovazione e lo sviluppo di Latteria Soligo. —

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