Stangata per gas ed energia elettrica, ecco i consigli per ridurre i consumi. E la spesa
Lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, 20 gradi in soggiorno, staccare la corrente a Pc e Tv durante la notte: piccoli accorgimenti che però possono valere, in un anno, qualche centinaio di euro in meno in bolletta
UDINE. Una parte dei rincari sono già comparsi in bolletta. Le più recenti fatture di energia elettrica e gas evidenziano aumenti di costo importanti anche per le famiglie, oltre che per le imprese.
Ma ridurre la spesa – in attesa di una calmierazione dei prezzi che comunque non arriverà a breve – è possibile?
La risposta, che arriva dal Gruppo Hera, tra le principali multiutility del Nordest, presente con AcegasApsAmga anche in Friuli Venezia Giulia e Veneto, è sì.
«Uso più intelligente degli elettrodomestici, stili di vita più consapevoli e interventi strutturali che consentano un abbattimento dei consumi energetici, come, ad esempio, il rinnovo della caldaia. Sono molte le azioni che le famiglie possono intraprendere per fronteggiare l’aumento dei prezzi dell’energia che purtroppo sta caratterizzando questi mesi di ripresa economica», spiegano da Hera.
Per quel che riguarda gli interventi più strutturali, il Gruppo Hera, con il marchio Amga Energia & Servizi mette a disposizione soluzioni di efficienza energetica in grado di ridurre drasticamente la spesa dei clienti, ma anche di offrire strumenti per renderli protagonisti della transizione energetica e della lotta ai mutamenti climatici.
Sullo stesso filone si innesta l’offerta Hera Caldaia.
Oltre agli investimenti, ci sono poi una serie di accorgimenti che si possono mettere in atto per risparmiare energia elettrica.
Una maggiore attenzione a come si riscalda l’abitazione e all’uso degli elettrodomestici, può valere, per una famiglia standard (3/4 componenti, circa 2.500 kwh di consumo elettrico, circa 1.800 smc di consumo gas e un appartamento di circa 90 mq) un risparmio nell’ordine delle centinaia di euro all’anno.
In che modo?
Uno dei più rilevanti consumi è quello degli elettrodomestici inutilizzati, connessi h24 alla corrente: PC e televisori, ad esempio. Evitare lo stand-by, magari ricorrendo a ciabatte elettriche con l’interruttore di spegnimento, può portare a risparmiare fino a un 6-7% di energia l’anno. L’attenzione allo spegnimento delle luci e lo sfruttamento al massimo della luce solare, può valere il 3-4% di risparmio.
Di grande importanza è l’uso intelligente dei grandi elettrodomestici, come frigoriferi/congelatori, lavatrici, lavastoviglie. La situazione migliore è senz’altro l’utilizzo di apparecchi con consumi in classe A o superiori, ma anche senza cambiare prodotti, è possibile arrivare a significativi risparmi utilizzandoli oculatamente.
Ecco alcuni consigli. Un frigo ben distanziato dalla parete (almeno 20 cm), aperto solo lo stretto indispensabile e impostato sui 6°, può far risparmiare il 3% di energia all’anno. La stessa percentuale che può apportare un lavaggio degli abiti in lavatrice a 60°, anziché 90° e un uso a pieno carico della lavastoviglie con cicli brevi di lavaggio (a patto di avere eliminato tutti i residui di cibo dai piatti). Dunque, complessivamente, la buona gestione dei cosiddetti elettrodomestici bianchi, può portare a una riduzione dei consumi attorno al 10%.
Meritano attenzione anche i condizionatori d’aria, sempre più diffusi, ma assai energivori. Il risparmio può arrivare a circa il 7-8% se impostati alla giusta temperatura, con le finestre sempre chiuse e, quando possibile, utilizzati solo in modalità deumidificatore (molto più risparmiosa).
Anche sul riscaldamento sono possibili diversi accorgimenti per ridurre gli sprechi. Si tratta di una voce estremamente importante perché si stima che circa l’80% dei consumi energetici domestici (escludendo i trasporti) derivino proprio dal riscaldamento.
Una temperatura non eccessivamente alta, va da sé, contribuisce al risparmio. Ma è utile sapere che 1 grado in meno porta a risparmiare circa il 7% di energia. Dunque, è consigliabile non superare mai la temperatura di 20° negli ambienti più frequentati (es. il soggiorno) e tenere nelle camere da letto anche un paio di gradi in meno. In questo senso sono di grande aiuto le valvole termostatiche nei termosifoni (obbligatorie nei condomini), che consentono di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti.
A proposito di valvole termostatiche, è bene posizionarle al massimo nel periodo tra aprile e ottobre, quando le caldaie centrali sono spente, in quanto aiuta ad evitare problemi di pressione alla loro riattivazione.
Inoltre, se l’abitazione è ben coibentata, non è necessario lasciare acceso il riscaldamento per troppe ore: anche durante lo spegnimento, il calore sarà mantenuto.
Fra i buoni consigli, anche il frequente spurgo dei termosifoni (l’aria accumulata ne limita l’efficienza), la manutenzione periodica della caldaia e l’assenza di qualsiasi copertura dei caloriferi (con tende, copritermosifone, arredi, ecc.), che possa limitare la circolazione di aria calda.
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