Accordo tra Uber e It-Taxi, da oggi l’App sbarca in Veneto

 Il servizio attivo a Mestre, Padova, Treviso, Verona, Vicenza e San Donà. Il general manager Pireddu: «Servizio sempre più sicuro e accessibile»

«Il Veneto è una regione con un importante tessuto economico sia dal punto di vista imprenditoriale che turistico. Prova ne è che nel 2023, senza che fossimo ancora presenti, la nostra applicazione è stata aperta 43.000 volte. Così ora abbiamo deciso di stringere accordi per coprire anche quest’area del Paese».

Lorenzo Pireddu, General manager di Uber Italia, spiega così la decisione della società leader mondiale nella sharing mobility di rendere disponibili i servizi di mobilità “Uber Black”, “Van” e “Taxi” in diverse città della regione, a partire da Mestre, Vicenza, Padova, Treviso, Verona e San Donà. «La nostra visione per il Veneto è di diventare una vera e propria piattaforma di mobilità», spiega Pireddu, «il nostro obiettivo è quello di offrire un servizio sempre più sicuro, affidabile e accessibile, aumentando la nostra presenza nel Paese».

Sono passati oltre dieci anni da quando pronunciare la sola parola Uber scatenava le rivolte dei tassisti. Da allora molte cose sono cambiate anche per merito della stessa società che ha cambiato radicalmente il modo di approcciare i mercati locali. E questo anche grazie a un cambio di management dell’ex startup della Silicon Valley, che oggi fattura oltre trenta miliardi di dollari in tutto il mondo. La linea scelta è stata più dialogante e meno aggressiva con gli operatori tradizionali del settore. Non più player disruptive ma un interlocutore per aumentare le possibilità di business. «Siamo cresciuti con i ricavi e siamo maturati nella gestione», spiega Pireddu, «ogni mese milioni di persone guadagnano dalla nostra piattaforma, una presenza importante che ha richiesto un nuovo approccio».

E ora, dopo Milano, Roma, Bologna, Torino, Napoli, Firenze, Palermo, Catania, Cagliari e Olbia, Uber prosegue il proprio piano di espansione sul territorio nazionale estendendo il servizio, operato da Ncc e Taxi, nelle principali località venete. In tutta la regione, e a partire da Treviso, Verona, Venezia (Mestre) e Padova, sarà attivo il servizio “Black” e “Uber Van” con vetture in grado di ospitare fino a 6 passeggeri, operato da operatori Ncc. Inoltre, grazie alla partnership con il consorzio “It Taxi”, a Mestre, Vicenza, Padova e San Donà sarà disponibile il servizio “Taxi”. «L’arrivo di Uber in Veneto offre un’ulteriore opzione di mobilità sia per gli utenti nazionali che internazionali», aggiunge Pireddu, «l’app Uber porta valore all’intero sistema dei trasporti, soprattutto in una regione come il Veneto, che riveste un ruolo fondamentale sia in termini di tessuto imprenditoriale che in ambito turistico. Ed è nostra intenzione rendere disponibile l’applicazione anche in Friuli Venezia Giulia».

Per quanto riguarda il servizio taxi per richiedere una corsa basterà inserire la destinazione direttamente nell’app Uber e scegliere il prodotto Taxi, per essere abbinati a un autista della piattaforma It Taxi. Da quel momento sarà possibile monitorare l’arrivo dell’auto sulla mappa. Un passaggio importante, prima di salire a bordo, consiste nel verificare che i dettagli della corsa (autista, modello dell’auto e numero di targa) corrispondano alle informazioni mostrate nell’app. Una volta giunti a destinazione, il pagamento sarà semplice e avverrà direttamente attraverso l’App. Sarà poi possibile valutare la corsa per condividere il proprio parere sul servizio.

E chissà se in futuro l’applicazione non potrà essere utilizzata anche per prenotare un motoscafo anche nel centro storico di Venezia. «L’ipotesi non è imminente», afferma Pireddu

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