Nel 2024 brevetti in flessione: Veneto e Fvg apripista in Italia
Il rapporto dell'Ufficio europeo dei brevetti (Epo) evidenzia una diminuzione delle domande: i settori trainanti sono trasporti e handling con una crescita nelle tecnologie legate a motori, pompe e turbine

Un rallentamento che non spegne l'innovazione. Così si potrebbe descrivere la situazione del Nord Est italiano, con particolare attenzione alle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, nel contesto delle domande di brevetto europee del 2024.
Il recente rapporto dell'Ufficio europeo dei brevetti (Epo) ha evidenziato una generale diminuzione delle domande di brevetto in Italia, che scendono del 4,5% rispetto al 2023. Tuttavia, il Paese si conferma quinto in Europa e undicesimo al mondo per richieste di brevetto, grazie al contributo significativo di alcune regioni chiave.
Venendo alla regioni del Nord Est, nel 2024 il Veneto ha registrato 651 domande di brevetto, contro le 680 del 2023, segnando un calo del 4,26%. Nonostante la flessione, la regione mantiene una quota significativa sul totale italiano delle domande di brevetto, pari al 13,41% (quasi invariata rispetto al 13,38% dell'anno precedente). Il Friuli Venezia Giulia invece ha visto una contrazione decisamente più marcata: le domande sono passate da 126 a 109 (-13,49%), con una quota sul totale italiano che scende dal 2,48% al 2,24%.
I dati riflettono una diminuzione complessiva delle attività brevettuali nel Nord Est italiano, ma evidenziano anche il ruolo cruciale di queste due regioni nel panorama nazionale dell'innovazione. Nel complesso, l'Italia ha presentato 4853 domande di brevetto nel 2024, rispetto alle 5082 del 2023 (-4,5%).
Veneto e Friuli Venezia Giulia insieme rappresentano circa il 15,65% del totale nazionale delle domande di brevetto, un dato che sottolinea come il Nord Est continui a giocare un ruolo rilevante nella spinta innovativa del Paese.
La flessione registrata a livello nazionale segue due anni di crescita sostenuta sopra la media europea. Nonostante il rallentamento, l'Italia rimane tra i primi cinque Paesi europei per numero di domande di brevetto. I settori trainanti a livello nazionale includono trasporti e tecnologie per la manipolazione (handling), con una crescita significativa anche nelle tecnologie legate a motori, pompe e turbine. Le regioni più attive sono Lombardia (1468 domande), Emilia Romagna (922) e Veneto (651), seguite dalla Toscana (316), che supera il Lazio (263): dati che confermano un forte contributo del Nord Italia all'innovazione nazionale.
Il calo delle domande di brevetto in Veneto e Friuli Venezia Giulia riflette dunque una tendenza generale osservata in Italia nel 2024. Ma queste regioni continuano a rappresentare un pilastro importante per l’innovazione tecnologica del Paese: il Veneto in particolare, con una quota significativa sul totale nazionale e settori di punta come trasporti e macchinari speciali, beni di consumo ed ingegneria civile, resta tra i protagonisti indiscussi.
Riproduzione riservata © il Nord Est