Dal sistema anti-caduta all’impianto salva cornea: 21 progetti in fase di lancio

Il cluster Scienze della Vita del Friuli Venezia Giulia gestito dal Polo tecnologico Alto Adriatico. Tutti i vincitori del bando che su incarico della Regione dà finanziamenti fino a 500 mila euro

Giulia Basso

Sono 21 le startup, spin off, piccole medie imprese e dipartimenti universitari, che per i loro progetti innovativi nell’ambito delle Scienze della Vita riceveranno finanziamenti tra i 200 mila e i 500 mila euro grazie al bando "Booster for life science Fvg - Trl Advancement”, promosso dal cluster Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia su incarico della Regione.

Scopo del finanziamento è far crescere il livello di sviluppo tecnologico di prodotti e servizi innovativi, aiutando a validare idee e a sviluppare tecnologie, così da portare le soluzioni più vicine al mercato.

Il budget stanziato per questo bando, aperto lo scorso luglio, è di oltre 10 milioni di euro, riservati al finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel settore delle Scienze della Vita e in particolare negli ambiti biomedicale, active & assisted living, salute, nutrizione funzionale e terapie innovative.

Sono stati 26 i progetti partecipanti al bando e dei 21 soggetti beneficiari del contributo, che hanno presentato i propri progetti ieri all’Urban Center di Trieste, il 27% sono startup e spin-off, il 23% piccole imprese, il 18% Pmi innovative, il 5% medie imprese, il 9% microimprese.

Ma ci sono anche le grandi imprese (9%), tra cui alcune realtà ben note come Dr Schaer, storica azienda trentina leader nel gluten free che da ormai 20 anni mantiene i propri laboratori di ricerca e sviluppo in Area Science Park. E infine un ateneo, quello di Udine, che ha visto finanziati ben due progetti, afferenti a due diversi dipartimenti.

Alessia Rosolen, assessore al Lavoro della Regione Fvg
Alessia Rosolen, assessore al Lavoro della Regione Fvg

«Sono circa 10 milioni di euro i fondi stanziati per questo bando grazie alla Regione», ha rammentato in apertura dell’incontro Franco Scolari, direttore del Polo tecnologico Alto Adriatico che gestisce il cluster, portando i saluti dell’assessore regionale Alessia Rosolen, impegnata in Consiglio regionale per l’approvazione della Finanziaria.

«Con questo bando booster puntiamo a far crescere e ad avvicinare al mercato progetti che in molte aziende stanno nei cassetti - spiega Stefano De Monte, manager del cluster Scienze della Vita Fvg -. Chiediamo che i progetti raggiungano una maturità tecnologica avanzata: più in alto si arriva, più aumenta il finanziamento massimo».

I progetti, sottolinea De Monte, appartengono a quattro traiettorie di sviluppo: «Circa la metà dei progetti finanziati riguarda l’ambito dei dispositivi medici, su cui molte aziende del Fvg dell’area delle Scienze della Vita si concentrano. Seguono le soluzioni per terapie innovative (23%), i sistemi di active & assisted living per il supporto alla fragilità e la nutraceutica».

Stefano De Monte, manager del cluster Scienze della Vita Fvg
Stefano De Monte, manager del cluster Scienze della Vita Fvg

Nell’ambito dei dispositivi medici è stato finanziato, per esempio, un progetto di Recornea, startup innovativa nata a Singapore nel 2019 e rilocalizzata a Trieste, che ha sviluppato un sistema chirurgico innovativo per impianti oculari corneali mini-invasivi, realizzati in un materiale biocompatibile e sicuro per restituire la vista a chi soffre di patologie oculari che colpiscono la cornea.

Sul fronte nutraceutico invece è stato per esempio finanziato un progetto di Java Biocolloid Europe, azienda specializzata nella produzione, miscelazione e funzionalizzazione di biopolimeri per l’industria alimentare e farmaceutica con una sede a Trieste, che punta all’utilizzo dei un polimero vegetale estratto dal konjac, un tubero che cresce nelle regioni tropicali e subtropicali, per l’utilizzo cosmetico e farmaceutico.

Ancora, nell’ambito delle soluzioni di “active & assisted living”, ha ricevuto il finanziamento un progetto promosso da Dnaswitch, startup innovativa fondata nell’aprile 2024 da un team di scienziati dell’università di Padova, per una nuova terapia genica per la malattia di Huntington.

E nel campo delle terapie innovative, per esempio, Feature Jam, Pmi di Trieste, è stata finanziata per il progetto PrediCat, un sistema indossabile per prevenire il rischio di cadute a domicilio.Finanziato anche un progetto promosso da Dnaswitch, startup innovativa fondata nell’aprile 2024 da un team di scienziati dell’università di Padova, per una nuova terapia genica per la malattia di Huntington.

Feature Jam, Pmi di Trieste, è stata finanziata per il progetto PrediCat, un sistema indossabile per prevenire il rischio di cadute a domicilio.

Riproduzione riservata © il Nord Est