Top 500 Belluno, le Olimpiadi e il Pnrr: l’attrattività del territorio al centro dello sviluppo futuro

Top 500 arriva a Belluno portando al centro della discussione il tema dell’attrattività del territorio. Protagonista dell’evento in streaming, oltre l’analisi dei bilanci e dei risultati delle aziende, l’apporto delle risorse del Pnrr e di come questa cascata di investimenti potranno cambiare in maniera radicale tutti i territori, anche quelli considerati più periferici come appunto le aree montane

BELLUNO. Top 500 arriva a Belluno portando al centro della discussione il tema dell’attrattività del territorio. Protagonista dell’evento in streaming, oltre l’analisi dei bilanci e dei risultati delle aziende, l’apporto delle risorse del Pnrr e di come questa cascata di investimenti potranno cambiare in maniera radicale tutti i territori, anche quelli considerati più periferici come appunto il territorio montano. Che anzi, nel caso del bellunese, riceverà grazie alle risorse una valorizzazione fondamentale per lo sviluppo futuro. Ma anche le Olimpiadi Invernali che in tutta l’area montana saranno un booster fondamentale.

Ad aprire i lavori è stato Paolo Possamai, direttore di Nordest Economi, hub del Gruppo Gedi, che ha introdotto l’evento raccontando come Top 500 abbia in questi anni interpretato il territorio tramite i propri campioni.

A due anni da inizio della pandemia ecco cosa l’evento ha lasciato al tessuto economico bellunese. Lo dice bene Filippo Zagagnin, partner PwC, che racconta come “il 2020 sia stato un anno di grande severità per le aziende bellunesi, i ricavi sono scesi del 15 per cento, fermandosi a 5,1 miliardi, i margini sono scesi del 25%”. E questo nonostante ci siano state un terzo delle aziende che è stata in grado di crescere e di tenere. In contrazione del 24 per cento il settore principale che è quello dell’occhialeria. Nonostante i minori ricavi, dice Zagagnin, c’è stata una risposta importante, tant’è che l’85 per cento delle aziende ha chiuso in utile, e le aziende si sono rafforzate dal punto di vista patrimoniale.

“Questi – dice Zagagnin – sono tutti indicatori che parlano della capacità di ripartire delle aziende, che infatti nel 2021 sono cresciute e che nel 2022 nonostante i problemi legati a materie prime e costi dell’energia si attendono un anno positivo”.

Marta Goi, Tax Director PwC TLS Avvocati e Commercialisti, ha parlato di Pnrr, “Gli investimenti arriveranno, il territorio la farà da padrone in quanto oltre il 36 per cento sarà destinato ai territori. In particolare, il bellunese è uno dei territori che verrà valorizzato dalle risorse del Pnrr, dalla mobilità, al turismo. E questo sarà in grado di attrarre giovani e trattenere questo capitale umano, volano di sviluppo”

Antonio Parbonetti Professore ordinario di Economia Aziendale, Università di Padova, ha spiegato quale sarà la ricaduta del Pnrr sul mondo dell’università. “Una delle linee che verrà valorizzata dagli investimenti sarà quello universitario – spiega – il piano prevede la creazione di cinque campioni nazionali, e l’università di Padova si è candidata a diventare il soggetto principale su farmaci e terapia a Rna”.

Matteo Vettori, CEO di MaCh3D Srl, è stato protagonista di “La Stella di domani” ha raccontato la sua start up sottolineando “come le filiere si stiano contraendo sempre più creando sia la macchina che il materiale. Oggi l’attività di controllare e monitorare le proprietà meccaniche del materiale può essere fatto da MaCh3D quindi spostando l’attività di qualifica dei materiali direttamente sulle linee produttive”: Questo spiega Vettori permette di controllare in maniera più rapida e poi di condividere via cloud direttamente i dati di questi rilievi praticamente in tempo reale.

Il terzo frame è stato dedicato ai protagonisti dell’economia e quindi alle imprese. Tra queste uno degli attori principali del distretto dell’occhialeria che spiega: “Marcolin sta assumendo, nel totale ci sono sia assunzioni a tempo indeterminato che somministrazione nei momenti di picco produttivo, abbiamo assunto circa 200 persone sui circa 1000 che abbiamo in Italia. Qui si è generato un distretto dell’occhialeria che da tanti anni ha una presenza storica sul territorio bellunese, un patrimonio di competenze che va oltre la questione geografica”.

CEO & General Manager Marcolin. Il tema del territorio, la sua bellezza e la qualità della vita che in essa è insita è al centro dell’intervento di Emanuela de Zanna, Direttore di La Cooperativa di Cortina, “Nel periodo della stagione turistica entrano nelle nostre porte fino a 12 mila persone al giorno, l’anima più nascosta sta nella nostra storia 120 anni di storia che è sempre un punto di riferimento per il nostro territorio. I picchi più bassi sono di circa 2500 ingressi e fa capire come noi siamo un punto di riferimento per la stessa comunità di Cortina”. Le Olimpiadi sono sullo sfondo del ragionamento di de Zanna “Le Olimpiadi non si risolvono in quei 15 giorni, ma è tutto quello che portano dopo, penso a quello che è avvenuto a Torino nel 2006, per noi nel 2026 è un’opportunità per tutto il territorio montano, anche grazie al collegamento con Milano, un brand internazionale e noto”. 

Una delle storie più significative arrivate sul palco di Top 500 è stato l’investimento di Lu-Ve in Acc, “Avremmo potuto fare un nostro impianto o allargarne uno dei nostri, ma abbiamo scelto di acquisire invece competenze in un’area in cui già eravamo presenti.

E la nuova Acc sono sicura andrà benissimo. Noi facciamo componentistica per le macchine per il freddo, dai data center alle macchine per la refrigerazione” spiega Michele Faggioli, Amministratore Delegato Operations di LU-VE SpA, raccontando l’operazione che li vede protagonisti a Mel. 

Territorio e qualità è invece il perno dell’intervento di Massimiliano Pellegrini, CFO Birra Castello SpA “Noi siamo il primo produttore italiano di birra, noi a Pedavena possiamo fare la nostra birra con l’acqua e l’orzo delle Dolomiti, una qualità dei nostri prodotti che possiamo fare oltre che grazie a queste materie prime anche grazie alle competenze dei nostri mastri birrai”.

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