Top500 Belluno, dal ritorno in patria delle produzioni alla sostenibilità: i modelli Vitec, Pramaor, Epta e Mondiali di Cortina
BELLUNO. Se “lean practices” e “industria 4. 0” vi sembrano parole astratte, inglesismi vuoti, sentite questa storia: hanno permesso di riportare a casa produzioni che sembravano salpate per sempre verso il Far East, come accessori e componenti per smartphone che permettono di migliorarne le performance video, e oggi tutto ciò significa 400 posti di lavoro a Feltre.
«Innovazione nel processo e digitalizzazione, sui quali abbiamo investito dieci milioni di euro negli ultimi cinque anni, ci hanno permesso di tornare a essere competitivi nei confronti dei produttori asiatici non solo nella qualità del prodotto, bensì anche dal punto di vista del prezzo. E produrre qui rispetto che in Cina ha vantaggi enormi per chi ha come mercati di riferimento quello europeo e americano».
A parlare è Marco Pezzana, presidente e amministratore delegato di Vitec Imaging Solutions, gruppo che ha rilevato Manfrotto e si è radicato tra Feltre e Bassano del Grappa. Pezzana è uno dei quattro ospiti del confronto che si è tenuto ieri a Palazzo Bembo in occasione dell’evento “Top500 Belluno”, moderato dal direttore di Nordest Economia, Paolo Possamai. Con Pezzana c’erano Alessandro Benetton, presidente di Fondazione Cortina 2021; Nicola Del Din presidente e ceo di Pramaor; Marco Nocivelli, presidente e amministratore delegato di Epta-Costan.
Marco Nocivelli, guida Epta, una multinazionale tra Milano e Brescia come origini, che ha però a Limana uno dei suo impianti principali. «Lo scoppio della pandemia ha generato un po’ di panico: freniamo investimenti, badiamo ai costi, pensavano in molti. La nostra reazione è stata diversa, abbiamo continuato i nostri investimenti nei prodotti e nelle attrezzature. Avevamo un impianto fotovoltaico al quale pensavamo da tempo, abbiamo deciso di continuare nonostante il periodo: è un investimento che dichiara che vogliamo stare qui sul territorio per i prossimi trent’anni almeno, le persone lo hanno capito, hanno messo la loro voglia di battersi». Prospettive? Epta cresciuta anche per acquisizioni.
«Siamo cresciuti negli ultimi dieci anni da 400 a 900 milioni di fatturato, per metà con una crescita organica, per metà tramite acquisizioni, modalità che è nel nostro dna. Nel 2013 unito azienda con quello che è il nostro attuale socio e costituito un campione che può competere sui mercati globali. Siamo disponibili a partecipare alla creazione di gruppi ancora più importanti, sarebbe bellissimo unire gruppi e diventare leader a livello mondiale».
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