Tornano a negozio i jeans Americanino, rilevati da Brand Diffusion grazie a un partner cinese
VENEZIA. È stato un marchio che ha caratterizzato gli anni Ottanta italiani, quelli che hanno visto affermarsi il jeans come capo di moda fino alle passerelle.
L'azienda Americanino fondata a fine anni Settanta da un ex autista di ambulanze che aveva il nome di Adolfo Bardelle, per tutti "Tato", aveva sede a Pegolotte di Cona, ma è fallita nel 1992. Allora aveva cambiato il nome in Rinomate Jenserie Venete Spa. I liquidatori stornarono il marchio dai beni materiali e il brand fu allora rilevato da una società greca.
Rilanciata con un nome diverso dalla Meta Apparel di Arezzo, il percorso si è nuovamente complicato con l’entrata in liquidazione, due anni fa, della società toscana che lo aveva preso in licenza proprio dalla società greca. Quest’ultima, in seguito a un accordo col liquidatore, ha ceduto la proprietà del marchio divenendo creditore privilegiato.
La procedura di vendita avviata a gennaio 2016, oltre un anno fa ha trovato ora un compratore: Americanino è stato rilevato da Brand Diffusion, società che si prepara a regalargli una nuova ‘giovinezza’ grazie alla potenza industriale cinese, e a “un piano di sviluppo – spiega l’amministratore delegato Massimiliano Rossi – che punta a 20 milioni di euro di ricavi entro cinque anni”. Lo rivela il sito di Pambianco.
Brand Diffusion è un’azienda specializzata in calzature con in portafoglio marchi come Avirex, Henry Cotton’s, Rifle e Marina Yachting. Ha un consolidato rapporto con un partner industriale cinese, in grado di garantire lo sviluppo delle linee dell’azienda italiana. “Con Americanino – riprende Rossi a Pambianco – introdurremo una novità nella nostra strategia: quest’anno il brand sarà declinato solo nelle calzature, e l’esordio è avvenuto in questo Micam, ma, dal prossimo anno, proporremo anche l’abbigliamento”.
Entro il 2017, conclude l’imprenditore, Brand Diffusion aprirà il primo negozio di Americanino a Torino. Entro il 2018 toccherà a Milano.
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