Tornano le scarpe Lidl, la febbre per le sneaker le portò a costare 1000 euro al paio: ecco chi le produce

Dal 10 maggio tonano sugli scaffali le scarpe tricolor che avevano fatto impazzire tutti, 12,99 euro al paio ma sul mercato secondario arrivarono a prezzi impensabili l’anno scorso. L’esperto di marketing ci spiega perché

La redazione

Di nuovo sugli scaffali, dal 10 di maggio, le sneakers che hanno fatto perdere la testa agli italiani: le scarpe tricolor della Lidl. Niente prezzi assurdi, erano arrivati a costare 1000 euro, come quelli innescati dalla speculazione dell’anno scorso, ma un prezzo di listino basso, 12,99 euro.

L’ufficialità è arrivata da Lidl mediante volantino settimanale che ha dedicato una intern, la numero 30, alle sneakers. Il prezzo resterà lo stesso ovvero di 12,99 euro e le misure saranno identiche a quelle precedenti. Per le scarpe Lidl da donna i numeri andranno dal 37 al 40 mentre per gli uomini dal 41 al 46. A differenza di prima, poi, non saranno venduti gli altri capi della Lidl Fan Collection.

Ritorni di un certo stile. ✨🔜 #LidlItalia #LidlFanCollection #LidlSneaker

Pubblicato da Lidl Italia su Venerdì 7 maggio 2021

Non solo sneakers, però, Lidl dallo scorso 6 maggio ha lanciato delle nuove scarpe sportive il cui nome è Crivit Ocean Bound. La particolarità è che esse sono prodotte interamente con plastica riciclata. Il 75% della loro componente tesile, infatti, è fatta da bottiglie Pet riciclate in modo convenzionale. Si va dalle undici alle sedici bottiglie in base alla misura. Il restante 25%, invece, impiega la Ocean Bound Plastic che viene raccolta da isole, spiagge costiere o isole ed in questo caso dall’Asia.

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Le nuove scarpe Lid non sono azzurre e gialle come le altre bensì di colore nero, rosa e grigio e possono essere calzate sia dagli adulti che dai bambini. Il prezzo è simile: per i piccoli costano 12,99 euro mentre per i grandi il prezzo sale a 14,99 euro. Da Lidl, poi, chi vuole restare in tema green potrà trovare anche una particolare linea di intimo realizzata con la fibra SeaCell. Quest’ultima si ottiene dalle alghe marine.

Ma chi produce le scarpe che erano state oggetto del desiderio di molti collezionisti e non ( e vedremo se il successo sarà replicato). Le scarpe sono prodotte da due marche di abbigliamento 'interne', Livergy e Esmara (che producevano già abbigliamento per la catena, decisamente meno di successo). Entrambe le aziende sono tedesche. Ma la fattura vera e propria di un paio di scarpe che arriva sullo scaffale a meno di 13 euro è quasi sicuramente destinata alla lunga lista di fornitori non-food del gigante della Gdo, ovvero aziende che producono tutte in paesi a basso costo di manodopera: dalla Cambogia alla Cina al Myanmar. 

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