Trieste “scippa” a Venezia il ruolo di home port Msc per il 2020
TRIESTE Prove generali per fare stabilmente di Trieste un porto Msc, davanti alle difficoltà incontrate a Venezia. Dalla seconda metà di agosto (la data è da decidere), la Magnifica arriverà a Trieste ogni settimana di mattina e ripartirà alle 2.30 di notte: una fermata più lunga del solito, perché la compagnia vuole sperimentare il collegamento via treno con Venezia e consentire ai passeggeri di visitare la Serenissima senza farvi scalo.
Si tratta di un segnale importante, perché Msc non ha mai utilizzato Trieste come home port ma solo come alternativa a Venezia. Ma l’interesse per il capoluogo giuliano cresce e dalla primavera 2021 la compagnia conferma che farà scalo fisso a Venezia e Trieste con la Msc Lirica, per viaggi in Dalmazia e Grecia.
Il ceo Gianni Onorato rivendica di aver «investito sulla Stazione marittima (entrando in Trieste terminal passeggeri, ndr) perché abbiamo un piano a lunga scadenza e Trieste sarà sempre più presente nei nostri programmi. Diamo un segnale già decidendo di ripartire da Trieste e ora abbiamo per la prima volta un accordo con Trenitalia per consentire ai nostri ospiti di recarsi a Venezia. Avere dall’anno prossimo una nave tutta la stagione estiva è un segnale ulteriore». Fiducia sì, ma graduale, posto che non è ancora chiaro quante toccate sono previste nel 2021, ma «i piani del 2021 sono stati fatti nel 2018 – spiega Onorato – e riflettevano situazioni diverse che si sono evolute. Confidiamo che i servizi e i collegamenti che Trieste può dare possano farne un porto importante della nostra azienda», anche sfruttando la potenzialità derivante dell’aeroporto.
Msc utilizza la ripartenza lenta della fase 2 per fare un test, dopo aver mantenuto finora il traffico tutto su Venezia ed essersi servita di Trieste solo in sporadici momenti di difficoltà dovuti al meteo, senza dimenticare le proteste contro le grandi navi. Onorato non nasconde che «le diatribe sulla situazione infrastrutturale di Venezia vanno avanti da tempo e spingiamo per soluzioni immediate, ma finora non è successo». La prova su Trieste sarà fatta fino alla stagione invernale e poi si ricomincerà dalla primavera. L’impatto sulla città dipenderà dalle prenotazioni: sarà l’evoluzione della pandemia a dire cosa accadrà. —
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