Un passato in Ilva e Wind, il manager di lungo corso vicino a Enrico Laghi

Claudio Sforza, sessantasettenne romano, ha già deciso di prendere casa a Treviso. L’accelerazione delle trattative dopo le parole di Luciano Benetton 
Giorgio Barbieri

È stato Enrico Laghi, amministratore delegato di Edizione, a individuare in Claudio Sforza il nome più adatto per far uscire dalle secche Benetton Group, finita in questi giorni al centro di un terremoto in seguito alle dichiarazioni del fondatore Luciano. La strada era ormai tracciata e i contatti erano in corso da settimane, tanto che il manager aveva anche già iniziato a studiare i conti del gruppo, quando sono arrivate come un fulmine a ciel sereno le parole del patriarca, che si era scagliato contro il management dell’azienda accusandolo di avergli nascosto la verità sui conti.

Ora però il passato è alle spalle (al netto di possibili strascichi legali con l’amministratore delegato uscente Massimo Renon) e il gruppo di Ponzano ora guarda già avanti. E per farlo ha individuato un manager dalle riconosciute competenze finanziarie e industriali. Sforza, 67 anni, ha infatti ricoperto ruoli di alto profilo in grandi aziende pubbliche e private, in diversi settori industriali: da Astaldi a Poste, passando per Ilva, Telecom e Wind. E sarebbe stata proprio la sua esperienza di direttore commerciale in Wind (all’epoca sotto Enel) dove oltre alla divisione business è anche direttore generale della divisione commerciale, a convincere Edizione che fosse l’uomo giusto per mettere ordine nei conti di Benetton.

Laureato in Economia e commercio all’università di Roma, La Sapienza, inizia il suo percorso professionale nell’area amministrativa e finance di Pfizer. Successivamente ha sviluppato la sua carriera nel mondo delle telecomunicazioni, con ruoli di crescente responsabilità in Italcable, Iritel, Netscalibur, dove assume il ruolo di direttore generale, per approdare poi in It Net, come amministratore delegato. In Wind ha quindi guidato la divisione commerciale, sia per le grandi che per le piccole e medie aziende.

Ha poi trascorso altri otto anni in Poste come Chief Financial Officer, guidando inoltre la controllata Postel fino al 2011. Successivamente è stato Ceo di Gamenet e infine procuratore per la gestione e liquidazione degli asset del Patrimonio destinato di Astaldi. Sulla base di un cv che lo ha visto transitare da molte tra le più importanti aziende italiane, si annuncia ora alla guida di Benetton Group, per gestire la riorganizzazione e il rilancio del business. Per farlo ha già deciso di lasciare la capitale prendendo stabilmente casa Treviso.

Edizione è pronta a supportarlo investendo nel tempo altri 260 milioni. Sforza è consapevole delle difficoltà che dovrà affrontare. I numeri che sono stati approvati ieri nel corso del consiglio di amministrazione parlano chiaro: ammontano infatti a 1.098 i milioni di ricavi, con una perdita netta di 230 milioni di cui 150 dovuti a svalutazioni.

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