Unicredit, 6 mila esuberi in Italia e chiusura di 450 filiali

VERONA. Unicredit ha scritto ai sindacati, in vista della trattativa che dovrebbe iniziare venerdì 14 febbraio, preannunciando che nel piano al 2023 punta a raggiungere l’uscita di 6.000 dipendenti e la chiusura di 450 filiali.

Delle uscite, che nei piani della banca saranno tutte su base volontaria, 500 riguardano «ulteriori eccedenze di capacità» in seguito alle azioni del vecchio piano, mentre le altre 5.500 sono nuove. La banca ha recentemente raggiunto anche un’intesa con i sindacati in Germania e Austria per gli esuberi in quei paesi.
Unicredit nella lettera in cui dà avvio alle procedure sugli esuberi sottolinea che occorre ricercare «in ogni caso entro e non oltre il limite del primo trimestre 2020» e cioè entro il 31 marzo, «attraverso il confronto sindacale soluzioni condivise idonee ad attenuare per quanto possibile le ricadute sociali del nuovo piano».

La banca evidenzia quindi che «il raggiungimento degli obiettivi di equilibrio complessivo dei costi consentiranno di evitare l'adozione generalizzata di ulteriori e diverse soluzione connesse a condizioni di eccessiva onerosità che saranno altrimenti necessarie già nel corso del secondo semestre 2020».
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