Unicredit, oltre 100 mila domande di moratoria per il coronavirus Lombardia in testa

Le domande della solo Lombardia sono di poco inferiori a quelle che emergono dalle due macro-aree Nord-Ovest e Nord Est (12 mila ciascuna) che comprendono entrambe tre regioni. La prima Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta mentre la seconda Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia

PADOVA. L'emergenza coronavirus mette a dura a prova economicamente imprese e famiglie tanto che Unicredit ha ricevuto oltre 100.000 richieste, di moratoria sui finanziamenti per un volume di 10 miliardi di euro. La maggior parte - secondo dati consultati dall'ANSA - è arrivata dalle imprese (circa 85mila), il resto riguarda privati e leasing.

La Lombardia è in testa con un totale di 10.500 richieste (9.000 imprese e 1.500 privati). Solo Milano, Brescia e Bergamo - queste ultime tra le aree più colpite dal Covid-19 - coprono quasi un terzo delle richieste nella regione. Real estate (20%), manifatturiero (12%) e turismo (12%) sono i tre settori che spiccano.

Le domande della solo Lombardia sono di poco inferiori a quelle che emergono dalle due macro-aree Nord-Ovest e Nord Est (12 mila ciascuna) che comprendono entrambe tre regioni. La prima Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta mentre la seconda Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Il numero di richieste maggiori per area è però nel Mezzogiorno con oltre 20mila e dove servizi e attività turistica rischiano di essere messi a dura prova dagli effetti a distanza del coronavirus.

«Questa moratoria, insieme alle altre iniziative adottate a seguito del Covid 19, è importante per dare un segnale alle aziende e assicurare la continuità del sistema economico italiano» sottolinea Remo Taricani, co-Head del Commercial Banking Italy di UniCredit. «Le aziende, nel prossimo futuro, saranno impegnate a ridisegnare le attività, i processi organizzativi e a rispondere ai mutati comportamenti dei propri clienti», aggiunge Taricani indicando che «UniCredit, come banca del territorio, è attenta a dialogare e ad ascoltare i propri clienti nonché a sostenerne il percorso di ripresa».

L'istituto ha messo in campo diverse misure straordinarie nel corso dell'ultimo periodo. Tra queste 1 miliardo con Sace Simest per far fronte alle esigenze di capitale circolante e permettere alle imprese di assorbire al meglio lo shock subito dalla filiera produttiva nazionale e internazionale. Ma anche, attraverso Unicredit Factoring, la banca ha alzato a 750 milioni di euro il plafond stanziato a favore dei fornitori di Conad. Oltre 130 milioni sono stati, invece, messi a disposizione dei fornitori del gruppo Pam mentre 530 milioni alle imprese fornitrici di Esselunga per affidamenti dedicati alle anticipazioni di pagamento dei crediti commerciali.

Riproduzione riservata © il Nord Est