Unicredit, via libera all'aumento di capitale da 13 miliardi
VERONA - «Quello che viene presentato oggi e che riscuote il nostro accordo e la nostra promozione è sostanzialmente, vista la premessa di azioni incisive per superare negative eredità del passato, una smentita dell'operato del cda di allora che è però lo stesso attualmente in carica. Quindi appare inevitabile esprimere l'auspicio che la rivisitazione del passato di cui si parla nella proposta di aumento di capitale induca a riconsiderare criticamente anche i comportamente precendenti per trarne eventualmente le doverose conseguenze».
Così il presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco, ha messo sotto accusa, intervenendo all'assemblea degli azionisti, il contrasto tra le dichiarazioni odierne del cda di UniCredit sul capitale della banca e quanto sostenuto dallo stesso consiglio nei mesi precedenti all'uscita dell'ex a.d. Federico Ghizzoni.
«È mia convinzione - ha aggiunto - che un simile passo costituirebbe una importantissima componente per aumentare la credibilità di questo piano».
Mazzucco ha quindi espresso lo «sconcerto nel cogliere che il cda ci invita a una operazione sicuramente preoccupante e molto ponderosa mentre fino all'inizio della scorsa estate continuava a manifestare piena e incondizionata fiducia al management di allora e a rassicurare che le cose erano sotto controllo, che le sofferenze erano stabili o in calo, che la qualità del credito era in costante miglioramento».
L’assemblea degli azionisti dell’Unicredit ha approvato l’aumento di capitale sociale fino a 13 miliardi.
Operazione concepita «mediante conferimento in denaro per un importo massimo complessivo di 13 miliardi di euro, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo di emissione, da eseguirsi entro il 30 giugno 2017, anche in una o più tranche e in forma scindibile mediante emissione di azioni ordinarie, aventi godimento regolare, da offrirsi in opzione agli azionisti titolari di azioni ordinarie ed a quelli portatori di azioni di risparmio».
Presente il 52,7% del capitale sociale, ha votato a favore il 99,6%.
L’assemblea ha, poi, approvato la proposta di «raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio UniCredit nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria avente godimento regolare ogni 10 azioni ordinarie esistenti e di 1 nuova azione di risparmio avente godimento regolare ogni 10 azioni di risparmio esistenti».
Per la parte ordinaria, l’assemblea ha approvato la nomina degli amministratori per integrazione del Consiglio di Amministrazione in sostituzione dei consiglieri Jung, Bischoff e Ghizzoni.
Alla presenza del 51,74% del capitale, l’assemblea ha dato il ’via liberà all’ingresso nel consiglio di: Sergio Balbinot (favorevoli 94,8% votanti), Jean Pierre Mustier (99,51% consensi) e Martha Dagmar Bockenfeld (con il ’sì del 95,37% ).
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