Veneto Banca, chiuse le indagini su Vincenzo Consoli e i 14 indagati

La Procura di Roma ha chiuso le indagini sulle presunte irregolarità di gestione di Veneto Banca, l'avviso è stato notificato all'ex amministratore delegato dell'istituto

TREVISO. La Procura di Roma ha chiuso le indagini sulle presunte irregolarità nella gestione di Veneto Banca. L'avviso è stato notificato all'ex ad dell'istituto Vincenzo Consoli e ad altri 14 indagati.

Tra i reati contestati, sulla base delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza, figurano ostacolo all'attività di vigilanza e aggiotaggio.

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La redazione

Al centro dell'inchiesta finanziamenti erogati dall'istituto a soggetti che non avevano i requisiti per ottenerli ed altri finanziamenti concessi in cambio dell'acquisto di azioni della stessa Veneto Banca.

I 14 indagati sono: Flavio Trinca, ex presidente dell'Istituto, Stefano Bertolo, responsabile Direzione centrale amministrazione dal 2008 al 2014 e poi dirigente preposto, Flavio Marcolin, responsabile degli affari societari e legali dal marzo 2014, Francesco Favotto, presidente del Cda dall'aprile 2014 all'ottobre 2015, Mosé Fagiani, responsabile commerciale dal 2010 al dicembre 2014, Massimo Lembo, all'epoca capo della Direzione Compliance, Pietro D'Aguì, a lungo al vertice di Banca Intermobiliare, Gianclaudio Giovannone, titolare della Mava SS, Diego Xausa, Marco Pezzetta, l'unico friulano, ex amministratore della banca e dal 13 novembre scorso nominato dalla Serracchiani - governatore Fvg - commissario del Consorzio Aussa Corno,
Michele Stiz, Martino Mazzoccato e Roberto D'Imperio, con Pezzetta e Xausa nel collegio sindacale di Veneto Banca, Renato Merlo, responsabile Banche estere e Partecipazioni.

Le indagini sono iniziate il 2 agosto 2016 quando nelle prime ore della mattinata i militari della Guardia di Finanza di Venezia hanno proceduto all'esecuzione di un'ordinanza del gip di Roma con la quale furono disposti gli arresti domiciliari a Vicenzo Consoli, con perquisizioni domiciliari nei riguardi dei 14 indagati.

L'ex ad era stato posto agli arresti domiciliari. Il profitto del reato era stato stimato dai magistrati in 45,425 milioni di euro. Era questo il valore dei sequestri chiesti dal pm a carico dell'ex ad di Veneto Banca. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno già sequestrato il palazzo di Vicenza in cui Consoli risiedeva, per un un valore di 1,8 milioni.

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