Veneto Banca: Consoli sarà interrogato il 5 agosto. Al setaccio beni e conti
TREVISO. Vincenzo Consoli sarà interrogato venerdì 5 agosto alle 13. Davanti a lui il gip di Vicenza Roberto Venditti mentre da Roma salirà il Pm Stefano Pesci. L'ex ad di Veneto Banca dal 2 agosto è agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta dei pm della capitale Sabina Calabretta e, appunto, Pesci.
Consoli è accusato di aggiotaggio ed ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza in relazione alla falsa rappresentazione del patrimonio di vigilanza dell'istituto di credito al fine di offrire all'esterno l'immagine di una solidità patrimoniale ben maggiore di quella effettiva.
Continua intanto il lavoro delle Fiamme Gialle sulle carte e sul materiale informatico sequestrato per la Guardia di Finanza di Venezia dopo l'operazione che martedì 2 agosto ha portato all'arresto dell'ex ad di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, e alle perquisizioni nei confronti di 14 indagati.
I militari della Guardia di Finanza, del nucleo di polizia valutaria e di polizia tributaria, hanno acquisito diversa documentazione informatica presso la sede centrale dell'istituto, a Montebelluna.
Ora ci sarà una lunga attività di analisi per trovare anche nelle carte e nelle operazioni conferma all'ipotesi accusatoria che imputa a Consoli e agli ex manager di aver ostacolato gli organi di vigilanza, rappresentando nel 2013-2014 uno stato patrimoniale di solidità della banca non reale, ottenuto "truccando" i conti.
Contestualmente si lavora per 'comporrè il sequestro di 45 milioni di euro chiesto dalla Procura di Roma nei confronti di Consoli, passando al setaccio conti correnti, depositi e proprietà formalmente intestate ai familiari, ma che gli investigatori sospettano siano riconducibili al manager.
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