Veneto banca: la procura di Roma indaga su vigilanza Bankitalia e vendita Bim

Lo riporta il Fatto quotidiano che sostiene l'inchiesta sia nata da un memoriale di Pietro D'Aguì, ex manager della Banca intermobiliare(Bim), controllata da Veneto Banca.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla vigilanza della Banca d'Italia. Lo riporta il Fatto quotidiano che sostiene l'inchiesta sia nata da un memoriale di Pietro D'Aguì, ex manager della Banca intermobiliare(Bim), controllata da Veneto Banca.

L'indagine è stata affidata dal procuratore Pignatone ai sostituti titolari dell'indagine su Veneto Banca. Il memoriale da cui parte l'inchiesta sulla vigilanza della Banca d'Italia sarebbe stato depositato il 30 giugno scorso dall'avvocato Michele Gentiloni Silveri, cugino del Presidente del Consiglio. L'accusa contenuta nel memoriale sarebbe il comportamento della vigilanza durante l'acquisizione di Bim da parte di Veneto Banca «con successivo inadempimento da parte di quest'ultima - cita 'il Fattò -alle obbligazioni assunte».

Il secondo punto critico, secondo il memoriale, sono gli errori compiuti durante l'ispezione sulla Bim da Emanuele Gatti per la Banca d'Italia. Terzo punto critico il comportamento della vigilanza in relazione al mancato acquisto della Bim da parte di una cordata di investitori.

Bim intanto è stata congelata al rialzo in Piazza Affari da stamani. Il titolo segna un rialzo teorico del 9,64% a 1,14 euro mentre è in corso l'esame delle offerte vincolanti dei fondi da parte dei liquidatori di Veneto Banca. Hanno presentato offerte i fondi Warburg, JC Flowers, Attestor e Barents Re, basandosi su un valore d'impresa che secondo le indiscrezioni vanno da 100 a 150 milioni.

L'obiettivo dei liquidatori è prendere una decisione entro il 15 settembre, lasciando poi la parola finale a Bce e Bankitalia, per chiudere la partita entro la fine dell'anno

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