Veneto e Friuli Venezia Giulia al top nel welfare
Il Fvg si posiziona nella parte alta delle classifiche di tutti gli indicatori socio-economici: 2° per l’offerta sanitaria, 4° per lo stato di salute della popolazione, 3° per minor tasso di disoccupazione e per quota di donne in part-time involontario. In Veneto la spesa previdenziale media per over 65 è tra le più alte, così come i contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza

Il Friuli-Venezia Giulia si conferma tra le migliori Regioni italiane per capacità di risposta del sistema di welfare posizionandosi al 4° posto, con un punteggio di 75,9/100 (la media nazionale è 69,5).
Il Veneto si posiziona poco più in basso, al 7° posto nella classifica generale
I dati emergono dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2023” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire - realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.
Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input (ovvero indicatori di spesa - pubblica e privata - in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio: ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output2 (ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare: ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).
Con riferimento agli indicatori di spesa, il Fvg si posiziona al terzo gradino del podio con un punteggio di 81,7/100.
Il Veneto si posiziona 16°, con un punteggio di 74,8.
Dai dati del monitoraggio, emerge che il Friuli-Venezia Giulia registra la terza maggiore spesa in interventi e servizi sociali pro capite (268 euro contro i 158 della media nazionale), mentre si posiziona al 5° posto per spesa sanitaria pubblica pro capite con un importo di 2.414 euro rispetto alla media nazionale di 2.329 euro.
Analizzando la spesa previdenziale, si osserva che il Fvg riscuote contributi sociali – attraverso enti previdenziali – in quantità superiore alla media nazionale, che si attesta al 14,2% del PIL regionale. In particolare, il Friuli Venezia Giulia si distingue con una percentuale del 16,1%, posizionandosi sul 3° gradino del podio nella classifica nazionale.
In questo scenario, il Veneto occupa la 4° posizione per spesa previdenziale media a supporto degli over 65: sul totale degli ultrasessantacinquenni, infatti, la spesa media equivale a 1.301 euro, mentre la media italiana si ferma a 1.147 euro. Il Veneto occupa la V posizione per contributi previdenziali e assistenziali riscossi dagli enti di previdenza, con una percentuale equivalente al 15,2% del PIL regionale (contro il 14,2% di media in Italia).
Inoltre, il Veneto si colloca al 9° posto per spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido con un importo di 9.551 euro rispetto alla media nazionale di 8.913 euro. Si colloca al 18° posto in classifica sia per spesa pubblica per le politiche del lavoro, investendo il 2,2% del PIL regionale (a livello nazionale la media è del 2,8%), sia per spesa pubblica per consumi finali legati a istruzione e formazione dove le risorse allocate ammontano al 3% del PIL regionale, mentre nel resto del Paese si registra una media del 4,2%.
Se si guarda al contesto socio-economico in cui è inserita la spesa welfare – ovvero gli indicatori strutturali, il Friuli Venezia Giulia raggiunge il 6° posto della classifica, con un punteggio di 70,1.
Solo il 5,8% delle famiglie friulane versa in uno stato di povertà relativa, ovvero meno della metà della media nazionale pari al 12,2%. Questo dato porta la Regione alla 4° posizione del ranking specifico.
Inoltre, il Friuli-Venezia Giulia è quarta (a pari merito col Veneto) per il numero di giovani NEET che non studiano né lavorano (Not in Education, Employment or Training). Tale posizione corrisponde al 14% di NEET sul totale della popolazione regionale, percentuale ben al di sotto della media nazionale del 19,5%.
Infine, il tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni risulta pari al 5,3%, a fronte di una media nazionale dell’8,1%, dato che colloca la Regione al 6° posto in Italia.
Sul fronte degli indicatori strutturali – vale a dire quelli riguardanti il contesto socio-economico della spesa welfare – il Veneto registra un punteggio di 71,1, che gli vale la 5° posizione tra le Regioni della Penisola.
L’efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria si confermano un punto di forza della Regione: quest’anno il Veneto ha guadagnato una posizione nella classifica nazionale, salendo al 2° posto (condiviso con l’Emilia-Romagna). Il punteggio del Veneto è di 7,2, ben al di sopra della media nazionale di 5,7.
L’intera area sanitaria è un’eccellenza per il Veneto: la Regione conquista, infatti, la 4° posizione per lo stato di salute della popolazione, raggiungendo un punteggio di 6,5, a fronte di una media nazionale di 5,2.
Tra gli altri indicatori strutturali, di particolare rilevanza è il tasso di disoccupazione tra gli over 15: 4,2% contro l’8,1% di media in Italia (percentuale che vale al Veneto la 3° posizione nazionale).
La Regione è sul terzo gradino del podio per part-time femminile involontario (lavoratrici che hanno accettato un part-time per assenza di opportunità a tempo pieno): 12,3%, a fronte di una media del Paese del 17,1%.
Il Veneto occupa il 4° posto per percentuale di lavoratori che partecipano a forme pensionistiche complementari : la Regione del nord-est ha un tasso di partecipazione a forme previdenziali complementari di secondo o terzo pilastro pari al 45,6% ben al di sopra della media nazionale che si ferma al 39,2%.
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