Veneto Sviluppo investe nella Brenta Pcm di Molvena

Il gruppo Brenta Pcm conta 4 sedi in Italia (tra Veneto e Lombardia) e una in Messico, per un totale di circa 300 occupati: il fatturato è passato dai 28 milioni del 2015 ai quasi 40 del 2017, grazie all'innovazione dei processi produttivi e alla diversificazione dei prodotti e dei mercati

VENEZIA - L'assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, insieme ai vertici di Veneto Sviluppo e della società di gestione del risparmio che ne gestisce il fondo di sviluppo per le piccole e medie imprese, visiteranno il 22 febbraio la Brenta Pcm di Molvena (Vicenza), la società specializzata nella costruzione di stampi e stampati complessi per i gruppi automobilistici.

Da due mesi la finanziaria regionale Veneto Sviluppo è entrata nel capitale sociale del gruppo, con una quota di minoranza, attraverso la propria Sgr (FVS) che raccoglie capitali istituzionali e li investe nel territorio per rafforzare la crescita delle piccole e medie imprese.

«Il gruppo di Molvena è un'azienda leader a livello mondiale nel settore dell'automotive, che sta giocando un ruolo da protagonista nella filiera produttiva - spiega Donazzan -. La finanziaria Veneto Sviluppo non più è solo veicolo di salvataggi per le realtà in crisi ma, grazie alla diversificazione degli strumenti operativi e in particolare alla sua società di gestione del risparmio, gioca sempre più un ruolo di propulsione delle eccellenze aziendali, lavorando per la crescita e la valorizzazione della capacità produttiva dei segmenti più qualificati dell'impresa "made in Veneto"».

Il gruppo Brenta PCM, che a Molvena ha il suo quartier generale, conta 4 sedi in Italia (tra Veneto e Lombardia) e una in Messico, per un totale di circa 300 occupati, con indici di fatturato in costante crescita - dai 28 mln del 2015 ai quasi 40 dello scorso anno - grazie all'innovazione dei processi produttivi e alla diversificazione dei prodotti e dei mercati.

Il Fondo di sviluppo per le Pmi, che ammonta a 50 mln di euro ed è gestito da Veneto Sviluppo, interviene con investimenti quinquennali dell'ordine di qualche milione di euro (da 2 a 7), nelle imprese che operano nei settori dell'industria, del commercio e del terziario che abbiano un fatturato compreso tra i 10 e i 180 mln di euro e un significativo potenziale di crescita.

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