Venezia e il Porto Offshore, Delrio conferma tempi brevi

Anche sulla questione grandi navi a San Marco, il ministro ha chiarito che la commissione "agirà più rapidamente possibile" nel prendere una decisione. Possibile una limitazione anche qualitativa e non quantitativa

VENEZIA. Si sta avvicinando una decisione da parte del Governo sul progetto di un sistema portuale offshore a Venezia, presentato dall'Autorità portuale, con un costo stimato (in una partnership pubblico-privato) di 2,1 miliardi di euro. "Il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici - ha detto oggi il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio a Marghera per la firma del contratto Fincantieri-Carnival - ha fatto delle osservazioni e noi le abbiamo recepite: stiamo esaminando le ultime carte, che poi Ministero e Cipe valuteranno".

Quanto alla questione Grandi Navi, il ministro ha precisato che: "La Commissione Via è indipendente e tecnica: lasciamo che ognuno faccia il suo mestiere". Il tema è quello di trovare una soluzione al passaggio delle grandi navi in bacino San Marco e nel canale della Giudecca, a Venezia. "Faremo più rapidamente possibile - ha aggiunto - ma i tempi non dipendono dal Governo. Stiamo lavorando su Venezia - ha proseguito il ministro - All'esame ci sono diverse soluzioni, alcune delle quali sono alla Via. Viste le sollecitazioni di autorità cittadine e portuali, ci siamo concentrati in particolare sul canale Tresse; ma, per fare un lavoro serio, non possiamo ignorare l'esame delle vecchie soluzioni, se non vengono ritirate. Sappiamo quanto è importante la crocieristica in Adriatico e accelereremo al massimo, come abbiamo garantito a Costa e Brugnaro, avendo in mano tutti i documenti per procedere rapidamente e dare certezze".

"Ma, anche correndo - ha osservato -, naturalmente i documenti devono essere analizzati accuratamente, per la delicatezza di Venezia. Intanto, abbiamo dato all'Autorità portuale la possibilità di presentarsi a Miami con un impegno serio e garantito del Governo». Delrio ha quindi ricordato che in settimana c'è stato un incontro con il ministro Galletti «per accelerare al massimo le procedure Via. Credo - ha proseguito - che siamo sulla strada giusta. La soluzione transitoria adottata ci sembra seria e ragionevole e c'è stato grande senso di responsabilità da parte di tutti per gestire la situazione".

"Certamente, nei ragionamenti che stiamo facendo - ha concluso - è presente anche la considerazione di adottare limiti qualitativi e non quantitativi: al riguardo, devo parlare con il sottosegretario, per convocare il Comitatone".

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