Via libera alla fusione fra Credito Trevigiano e Cassa rurale di Brendola

Banche, okay al progetto quasi all'unanimità: nascerà la Banca delle Terre venete
Claudio Giacon
Claudio Giacon

PADOVA. Via libera quasi all'unanimità, attraverso il voto per delega, da parte dei soci di Credito Trevigiano e di Cassa Rurale ed artigiana di Brendola, rispettivamente istituti di credito con sedi a Vedelago (Treviso) e Brendola (Vicenza), al progetto di fusione.

Su 956 schede valide i consensi sono stati 920. La nuova realtà che si creerà attraverso l'atto di fusione, da compiersi alla metà di ottobre, avrà il nome di «Banca delle Terre Venete» e sarà la prima in Veneto del Gruppo Iccrea per dimensioni e per volumi di attivi (3,3 miliardi di euro) e l'ottava in Italia.

Gli impieghi complessivi sono pari a circa 1,7 miliardi e la raccolta complessiva a 3,5 miliardi. L'istituto vanterà una base sociale di circa 14 mila soci, 60 sportelli posizionati trasversalmente a livello regionale in 49 comuni di cinque province, 120 mila clienti e più di 450 dipendenti. Presidente di Terre Venete sarà Gianfranco Sasso, attuale numero uno di Brendola, mentre il direttore generale, Claudio Giacon, è dg di Credito Trevigiano.

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